Partecipanti alla Conferenza di Yalta in Crimea

Partecipanti alla Conferenza di Yalta in Crimea

Questa foto rappresenta il palazzo Livadia dove si tenne la famosa Conferenza di Yalta in Ucraina.

Queste persone sono i partecipanti e la seconda a partire da Stalin è Gromyko.

E’ un nome familiare per quelli che conoscono l’era sovietica.

Lui ebbe delle posizioni importanti, inclusa quella di ministro degli esteri dall’epoca di Stalin fino all’ultimo Segretario Generale, Gorbachev, senza mai cadere in disgrazia e senza mai essere licenziato.

Io non lo sapevo prima che lo spiegasse la nostra guida, Svetlana, mostrandoci questa foto della Conferenza di Yalta.

Sembra che si ritirò nel 1989 e subito dopo morì.

Quindi, la sua intera vita fu dedicata ad amministrare l’URSS.

Ho visto il tavolo rotondo della conferenza.

Qui hanno disegnato i confini della mappa europea dopo la seconda guerra mondiale e nell’altra stanza hanno concordato anche l’ingresso in guerra dell’Unione Sovietica contro il Giappone.

Secondo Svetlana, l’URSS non sapeva nulla della bomba atomica americana durante il meeting del febbraio 1945.

Inoltre, il presidente americano Roosevelt era già molto malato, così ha soggiornato in questo palazzo.

L’arredo per il suo soggiorno gli fu mandato da un hotel di Mosca.

Lui si trovava sempre tra Stalin e Churchil, perché questi due non si piacevano a vicenda.

Un’altra cosa interessante è che non esiste una foto ufficiale dei tre, questo forse perché Stalin pensava di non essere fotogenico e non si piaceva quando si vedeva in una fotografia.

Alla fine della Conferenza l’unico punto sul quale non si raggiunse l’accordo fu la questione delle riparazioni tedesche; i Sovietici richiedevano venti miliardi di dollari, ma Churchill obiettò che tale cifra avrebbe causato il collasso della Germania, e che, secondo un’affermazione rimasta celebre, «se si vuole che il cavallo tiri il carretto, occorre dargli il fieno».

La parte più importante degli accordi di Yalta fu comunque la Dichiarazione sull’Europa Liberata, con la quale si stabilivano principi importantissimi per la vita democratica del continente.

[Luglio, 2013]