Informazioni sul Paese
Popolazione: 1.324.171.354
Lingua: Hindi, Inglese,
Valuta rupia indiana
Fuso orario UCT +5,30
Prefisso internazionale +91
Presa elettrica Tipo C, tipo D, tipo M
Bandiera Striscia arancione, bianca e verde e al centro sole azzurro, (dello stesso disegno dei fregi dei pilastri di Asoka).
Ambasciata italiana 50 E Chandragupta Marg, Chanakyapuri, New Delhi
Ore di volo dall’Italia 7.35
Miglior periodo per la visita autunno
Documenti necessari Visto dell’ambasciata e pasaporto
L’India si estende su un territorio molto vasto offrendo una ricchezza di paesaggi naturali, testimonianze archeologiche, vitalità di una tradizione arcaica e nel contempo lanciata verso uno sviluppo frenetico negli ultimi venti anni.
Permeata di cultura spirituale e religiosa che cozza con il suo sviluppo frenetico recente l’India suscita sentimenti di amore e odio e nella sua vastità e varietà può offrire tanto al visitatore.
Dalle vette innevate, alle spiagge tropicali, dalla natura selvaggia alle megalopoli in via di viluppo, dalla percezione quotidiana della presenza religiosa alla profusione di sapori e profumi della cucina.
L’India non è certo un viaggio che lascia indifferenti, anzi essa scuote profondamente. Per le sue contraddizioni i colori sgargianti e i volti sorridenti, con la povertà e la divisione in caste, i cui segni sono ancora evidenti, malgrado sia stata abolita, e il lusso di un’economia che cresce a ritmi vertiginosi.
L’India ti cattura con i suoi colori, i vivaci mercati, ti confonde col brusio della folla, con la varietà dei suoi mercati e la gentilezza e furbizia dei suoi mercanti, protetti da divinità dai volti a volte terribili e a volte benefici che ti guardano da templi ed edicole che trovi ad ogni angolo di strada.
Delhi
New Delhi è l’approdo quasi certo se si visita l’India del nord. New Delhi è la sede del governo e dei ministeri, Old Delhi è la parte antica che vanta una storia millenaria.
Città legata soprattutto alla storia dell’India musulmana dei Moghul. Sono posti importanti il Forte Rosso e vari musei, tra cui quello archeologico nazionale e il mausoleo di Humayun, modello del più famoso Taj Mahal.
Rajastan
E’ la regione a ovest di Delhi tra le più pittoresche e ricche di storia. Un ponte verso l’Asia occidentale e la cultura persiana. I luoghi più affascinanti da visitare sono Jaipur la capital, definite anche la città rosa per il colore delle sue case, mentre all’inizio del deserto del Thar c’è Jodhpur, la città blu.
Ladakh
Situata nel Kashmir la regione del Ladakh è la più a nord dell’India è quella che offre la possibilità di vedere la parte indiana dell’Himalaya, abitata da etnie nomadi di stirpe tibetana e di religione buddhista. Nell’antic città di Leh si può visitare il palazzo del 17 sec dell’antico re del Ladakh.
Amritsar
Sempre nel nord, nel Punjab c’è la città di Amritsar la città sacra della religione Sikh. Qui la maggiore attrazione è il Tempio d’oro, costruito attorno alla piscina sacra in cui compivano riti di purificazione i guru del sikhismo, che costituisce il centro di Amritsar, il cui nome significa appunto, laghetto del nettare dell’immortalità.
Varanasi o Benares
E’ la città più sacra dell’hinduismo, costruita lungo le sponde del fiume Gange, il più sacro dell’India, che la leggenda vuole generato dalla crocchia dei capelli stessi del dio Shiva.
Bagnarsi nelle acque del Gange è considerato un rituale profondamente purificatorio e essere cremati sulla sua sponda abbrevia il ciclo delle rinascite e avvicina verso la liberazione.
La città con i suoi 3000 anni di storia è una delle più antiche ancora abitate. Il centro della città è il tempio d’oro e il dedalo di viuzze che si dipanano da esso, ma la vera direttrice della mappa di Varanasi è il Gange e i gradini da cui si scende nelle sue sponde, disseminati di tempietti e affollate di devoti che eseguono abluzioni purificatorie.
Agra, il Taj Mahal
Antica capitale dell’impero Moghul è celebre per il grande e bellissimo mausoleo di marmo conosciuto come Taj Mahal costruito nel diciassettesimo secolo, e uno dei più iconici monumenti dell’India.
Grotte di Ajanta e Ellora
Situate in Maharastra i due gruppi di grotte situati a due ore uno dall’altro sono una testimonianza importante dell’arte buddhista del periodo del II secolo dopo Cristo. Una tappa imprescindibile per gli appassionati di archeologia e per le persone interessate al buddismo.
Mumbai
E’ il centro finanziario dell’India del boom economico, è anche sede della potente industria cinematografica indiana. Poco distante i resti archeologici dell’Isola di Elephanta sono stati dichiarati patrimonio dell’Unesco.
Goa
Fondata dai portoghesi nel 16mo secolo vi si mescola cultura indiana ed europea. Capitale degli hippies che si recavano in India negli anni ’70, Goa conserva ancora il suo fascino nei mercati, negli eventi, nei villaggi in stile portoghese nascosti nella giungla che ancora sfuggono alla colonizzazione dei grandi alberghi a 5 stelle.
Kerala
Il Kerala è uno stato collocato nella zona sud occidentale dell’India, ricco di bellezze naturalistiche e spiagge tropicali da cartolina, è uno stato che conserva molte tradizioni, ma nel contempo è per certi aspetti molto innovativo.
E’ stato a lungo governato da un partita comunista eletto democraticamente.
La città principale è Kochi, crocevia fin dal 1500 di commerci e scambi tra indiani, europei, filippini etc., ha visto come la capitale Thiruvananthapuram, uno sviluppo legato alla produzione elettronica e delle nuove tecnologie.
Kajuraho
I templi di Khajuraho a 600 km da Delhi, nella regione del Madya Pradesh, sono stati dichiarati patrimonio dell’Unesco nel 1986 e rappresentano uno dei più vasti assembla mento di templi Hindu e jaina di tutta l’India.
Le sculture erotiche per cui Khajuraho è famosa non sono certo un caso isolato,ma sono presenti in molti altri templi e esprimono sia importanza della fertilità e della sessualità sacra nelle religione indiana e sia la sessualità vista come una vera e propria “arte”, così come il ben noto kamasutra insegna.
Mysore
La bella città di Mysore era un tempo capitale del regno tenuto dalla dinastia Wodeyar. Il palazzo che ospitava i reali di questa dinastia con il suo misto di stili, indiano. Moresco è sicuramente l’attrazione principale
Il Clima dell’India è di natura prevalentemente monsonica, anche se data l’estensione territoriale dalla catena himalayana ai tropici si può dire che sono presenti tutti i climi.
Nella fascia montana il clima e fresco e cambia con l’altitudine. I mesi migliori per la vista della zona delle montagne sono quelli dell’autunno che regalano cieli tersi e una splendida vista delle vette.
L’autunno è però il miglior mese anche per la vista del nord, occupato in maggioranza dalla pianura indo-gangetica.
Infatti la stagione delle piogge dura fino alla fine di settembre e ottobre e novembre sono mesi ideali per la visita.7
L’inverno dura da metà dicembre a febbraio, ma le temperature difficilmente scendono sotto i 15 gradi.
Il periodo più caldo è da marzo a giugno, quando poi iniziano le piogge monsoniche.
A sud le temperature sono decisamente più calde per tutto l’anno e a sud est il monsone dura fino a dicembre.
In una cultura profondamente religiosa e ncora profondaente agricola, come è facile immaginare alle stagioni siano legati molti eventi festivi di tipo religioso.
I principali evemti i questo senso sono la festa in cui sono ancora vive tradizioni secolari tra queste da ricordare a ottobre quelle della dea Durga e, la festa delle luci, Diwalhi.
Lo Shivaratri, festa di Shiva, a febbraio, durante la quale si festeggiano il dio Shiva e la sua sposa a Varanasi e in altre città si tengono importanti concerti musicali.
La celebre Holi, dedicata al dio Krishna,durante la quale i giovani si lanciano polveri colorate e giochi con spruzzi di acqua.
Con la sua superficie di 3.287.263 km2 l’India è la settima nazione della terra come estensione e il secondo più popolato.
La catena dell’Himalaya la separa dal Nepal e dal Tibet (quindi dalla Cina). A ovest confina col Pakistan e a est con Birmania, Bhutan e Bangladesh.
A est si affaccia sul golfo del Bengala, a sud è bagnata dall’Oceano Indiano e a ovest dal mar Arabico. Sri lanka a sud e Maldive a est sono le nazioni più prossime all’India, in questi mari.
L’India amministrativamente è una Repubblica parlamentare federale ed è costituita da 29 stati e 7 territori.
IL nome india deriva da uno dei grandi fiume che sorge dalla catena Himalayana e attraversa il nord del sub continente, nella zona che ora appartiene al Pakistan, l’Indo, nella pronuncia persiana “Indù”, dal sanscrito Sindhu.I India è usato anche l’antico nome Bharat.
Le civiltà più antiche della valle dell’Indo sono quelle di Harappa e Moenjodaro fiorite dal 2500 al 1750 a. C.
Queste civiltà non dissimili da quelle sumeriche, assiro-babilonese e egiziana, si svilupparono in grandi città fortificate, conoscevano l’uso della scrittura e battevano moneta.
Furono tra i primi a produrre e commerciare l cotone.
L’arrivo delle popolazioni arie a partire dal 1800 a. C. non sembra essere alla base della fine di queste civiltà che si estinsero per catastrofi naturali.
Gli arii penetrarono gradualmente in India imponendo un sistema gerarchico in forma di caste, in cui le popolazioni preesistenti di origine dravidica occupavano il gradino più basso.
Nel sud dell’India le popolazioni dravidiche riuscirono però a mantenere la loro indipendenza nell’arco dei secoli.
I persiani occuparono il nord dell’india nel VI sec. a. C e Alessandro Magno due secoli dopo.
L’incontro con la cultura greca fu proficuo soprattutto dal punto di vista artistico.
L’India è divisa in diversi stati governati da diverse dinastie, hindu o buddhiste, che in alcuni periodo vengono unificati da dinastie egemoni come la dinastia buddhista dei Maurya dal IV al II sec.a. C. a quella dei Gupta dal Vi allVIII sec. d. C.
A partire dall’VIII secolo vari regni musulmani iniziano a insediarsi nel nord e a partire dal 1200 una dinastia proveniente dall’Afghanistan fonda il Sultanato di Delhi.
Il sultanato riesce a estendere il suo potere sul nord dell’India.
A partire dal 1400 una dinastia di origine mongola conquista il sultanato e fonda l’impero Moghul che estende il suo controllo sull’India del Nord e centrale.
La prima colonie sono create dal Portogallo nella zona di Goa intorno al 1500.
La penetrazione inglese inizia alla fine del 1700 e il subcontinente viene posto sotto il controllo della corona ufficialmente nel 1876.
Le innovazioni portate dall’Inghilterra e la necessità dell’amministrazione della corona portano alla formazione di un élite intellettuale e di una coscienza nazionale che fa iniziare un processo di rivendicazione di diritti e indipendenza.
La formazione del partito del Congresso nel 1885 segna l’inizio di una battaglia che porterà nel 1947 all’Indipendenza ottenuta anche con la guida di figure carismatiche come quella del Mahatma Gandhi.
Le divisioni tra musulmani e hindu portano alla formazioni di due stati musulmani, il Pakistan e il Bangladesh, a nord dell’India.
Amritsar | Dharamsala | Nuova Delhi | Shimla |
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