Ardabil, turco Erdebil, città capitale della provincia di Ardabīl, Iran nord-occidentale, a 61 km dal Mar Caspio.

Si trova su una pianura aperta a 1.400 metri sopra il livello del mare, appena ad est del Monte Sabalān (4.811 metri), dove si verificano ondate di freddo fino alla tarda primavera.

Gli storici persiani hanno attribuito una data di fondazione alla città nel periodo Sāsānian, ma la sua storia conosciuta non inizia fino al periodo islamico.

La città fu conquistata per trattato da ʿAlī (c. 600–661), il quarto califfo.

A quel tempo era la residenza del governatore Sāsānian.

Il governatore degli Omayyadi fece di Ardabīl la sua capitale, ma la presa araba sulla regione non durò a lungo.

I governanti locali combatterono continuamente nell’area fino alla conquista mongola nel 1220, quando la città fu distrutta.

Perse ogni importanza fino a quando il mistico sufi Sheikh Ṣafī al-Dīn ne fece il centro del suo ordine Ṣafavid nel 13 ° secolo.

Dopo che la dinastia Ṣafavid salì al potere in Iran nel XVI secolo, Ardabīl fu particolarmente arricchita dai doni dei governanti Ṣafavid.

Gran parte della biblioteca del santuario, una volta la più grande in Iran, e molti dei tesori furono saccheggiati dai russi dopo il saccheggio di Ardabil nel 1827.

La città una volta condivideva gli scambi commerciali con la Russia attraverso il Mar Caspio, ma tale attività adesso e’ ferma.

La sua industria consiste in un cementificio e nella produzione di tappeti e moquette.

Sono frequentate sorgenti minerali calde locali.

La popolazione parla azero, una lingua turca.