Capitale: Bucarest
Popolazione: 19.638.000 abitanti (2017)
Lingua: Romeno
Moneta: Leu romeno
Ora locale: UTC+2 e UTC+3 in ora legale
Codice telefonico: +40
Presa elettrica: Spina Tipo C e Spina Tipo F
Bandiera: la bandiera della Romania è un tricolore composto da tre bande verticali uguali di colore blu dalla parte dell’asta, gialla al centro e rossa a destra.
Ambasciata Italiana: Ambasciata d’Italia Bucarest
Strada Henri Coanda, 9
Sector 1 – 010667 Bucarest
Telefoni Sede: 004021/3052100 Centralino
004021/3103050 Fax Segreteria Ambasciatore
Cellulare reperibilità Sede: 0040/722314803
E-mail: ambasciata.bucarest@esteri.it
www.ambbucarest.esteri.it
Tempo di volo: la durata del volo da Milano a Bucarest è di 2 ore e 9 minuti.
Miglior stagione per visitarla: i mesi migliori per visitare la Romania sono maggio, giugno, settembre e i primi giorni di ottobre.
Documenti necessari: i cittadini italiani possono entrare in Romania muniti di carta d’identità valida per l’espatrio per soggiorni che non superano un mese, mentre per permanenze superiori ai 30 giorni occorre essere in possesso del passaporto con una validità residua di sei mesi.
Stato membro dell’Unione europea e dell’ONU, la Romania si trova in Europa centro-orientale nell’area attigua alla penisola balcanica.
La Romania è facilmente accessibile via aerea oltre che per via ferroviaria e stradale.
Verso la Romania partono voli diretti da almeno una dozzina di paesi occidentali ma non sono previsti voli diretti dal Nord America, dall’Asia e dall’Africa.
Il paese è ben collegato al resto dell’Europa: il servizio ferroviario è buono nei collegamenti principali ma un po’ scarso sui tratti secondari.
Il servizio internazionale di pullman Eurolines collega le principali città romene alle più importanti città europee.
Il clima in Romania è condizionato da masse d’aria continentali e dunque presenta inverni molto freddi, con temperature che scendono fino a -25ºC, ed estati molto calde e secche con temperature che arrivano fino a 40ºC.
Le stagioni intermedie, proprio a causa di questo clima continentale, sono assai brevi.
Nella capitale Bucarest, in inverno, la temperatura può essere inferiore ai –5 ºC, mentre le medie estive si aggirano intorno ai 22 ºC.
Le escursioni termiche sono piuttosto rilevanti, dell’ordine anche di 25 °C, e sono più significative nelle pianure che non sulle montagne.
Le precipitazioni sono irregolari e scarse: cadono in media 600 mm annui per lo più sotto forma nevosa con massimi di 1400-1500 mm sui rilievi e minimi nei bassopiani.
La Romania confina con l’Ungheria e la Serbia a ovest, con la Bulgaria a sud, con il Mar Nero, la Moldavia e l’Ucraina a est e a nord ancora con l’Ucraina.
Parte della frontiera rumena a sud-ovest è formata dal Danubio che, con l’affluente Prut, forma il confine con la Moldavia.
I monti Carpazi dominano gran parte del territorio romeno, soprattutto a nord-ovest, dove le cime più alte sfiorano i 2.500 m.: il monte Moldoveanu raggiunge i 2.544 m.
E’ possibile suddividere i Carpazi romeni in tre settori: i Carpazi Occidentali, i Carpazi Orientali e i Carpazi Meridionali, detti anche Alpi Transilvane.
Circondato dalla catena dei Carpazi si trova l’altopiano della Transilvania, tra le Alpi Transilvane e il Danubio si apre la Valacchia, mentre tra il corso finale del Danubio e il Mar Nero si estende la Dobrugia.
La moderna Romania indipendente nasce nel 1859 quando il Principato di Moldavia e di Valacchia si uniscono in un principato unico conferendo ad Alexandru Ioan Cuza la sovranità.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale la Romania diventa uno Stato comunista, entrando nell’orbita del Patto di Varsavia.
Nel 1947 re Michele I è costretto ad abdicare: l’anno seguente viene abolita ufficialmente la monarchia e viene varata la costituzione della Repubblica Popolare Romena.
A partire dal 1965, con l’avvento del governo dittatoriale del presidente Nicolae Ceaușescu, inizia il periodo più buio della storia romena del XX secolo.
Nel 1989 una rivolta popolare, contemporanea alla caduta del muro di Berlino, mette fine al regime dittatoriale giustiziando Ceausescu: da quel momento il paese si dà uno statuto democratico, con una costituzione ispirata ai modelli occidentali.
In Romania gli ortodossi sono circa l’86,8%, a cui seguono i romano-cattolici (4,7%), i protestanti (3,2%), i greco-cattolici (0,9%) e gli evangelici (0,1%). La comunità ebraica è stata una delle più consistenti d’Europa prima di subire le persecuzioni durante la seconda guerra mondiale, prima da parte dei nazisti e poi dalle direttive del dittatore Ion Antonescu.
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