Capitale: Londra
Popolazione: 55.268.100 abitanti (2016)
Lingua: Inglese
Moneta: Sterlina britannica
Ora locale: UTC+0
Codice telefonico: +44
Presa elettrica: Spina di Tipo G
Bandiera: La bandiera dell’Inghilterra è costituita da una croce rossa su sfondo bianco che rappresenta la croce di San Giorgio, patrono d’Inghilterra.
Ambasciata Italiana: Ambasciata d’Italia a Londra:
14 Three Kings’ Yard, London W1K 4EH
Tel: 0044 (0)20 7312 2200
cellulare di emergenza: +44 (0)7711 620 676
Fax: 0044 (0)20 73122230
E-mail: ambasciata.londra@esteri.it
www.amblondra.esteri.it
Tempo di volo: La durata del volo da Milano a Londra è di 1 ora e 44 minuti.
Miglior stagione per visitarla: I mesi meno favorevoli per i visitatori sono quelli invernali perché le temperature sono rigide. I mesi primaverili ed estivi sono certamente i migliori, anche perché la maggior parte dei luoghi di interesse turistico è aperta.
Documenti necessari: I cittadini italiani possono visitare l’Inghilterra con la carta d’identità valida per l’espatrio o il passaporto in corso di validità.
L’Inghilterra è raggiungibile da tutto il mondo atterrando in uno degli aeroporti di Londra.
La capitale infatti è servita da 5 aeroporti: Heathrow e Gatwick, che gestiscono voli internazionali, Luton e Stansted, specializzati in voli charter ed economici, e il London City, scelto soprattutto da chi viaggia per lavoro.
Si può raggiungere l’Inghilterra anche via terra attraverso il tunnel della Manica con l’Eurostar, il treno ad alta velocità che collega Londra a Parigi e Bruxelles.
In alternativa si può scegliere l’Eurotunnel, un servizio di navetta ferroviaria per auto, moto e bus tra il porto di Folkestone e quello di Calais.
L’Inghilterra è raggiungibile anche per mare viaggiando su un traghetto o un hovercraft: su traghetto si impiegano 90 minuti a oltrepassare la Manica, mentre a bordo dell’hovercraft ci vogliono circa 35 minuti.
Il clima in Inghilterra è di tipo temperato oceanico ed è relativamente mite perché, nonostante la latitudine, risente dell’influsso dei venti atlantici occidentali e dell’azione mitigatrice della Corrente del Golfo.
Questi fenomeni permettono di avere inverni non eccessivamente freddi: il loro incontro con i freddi venti polari determina un contrasto termico che può generare nebbie.
Le precipitazioni, tutto sommato, sono contenute e risultano distribuite con una certa regolarità in tutti i mesi dell’anno, anche se raggiungono maggiore intensità in inverno.
Le piogge sono più abbondanti nella zona nord-occidentale e in quella sud-occidentale, dove si superano i 1.000 mm all’anno.
La temperatura media di gennaio a Londra si attesta intorno ai 4°C, mentre quella di luglio, considerato il mese più caldo dell’anno, si aggira intorno ai 17°C.
L’Inghilterra, che occupa quasi tutta la parte centro-meridionale dell’isola della Gran Bretagna, confina a nord con la Scozia e ad ovest con il Galles.
Il paese è bagnato a nord-ovest dal Mare d’Irlanda, a sud-ovest dal Mare Celtico e a est dal Mare del Nord.
A sud l’Inghilterra è separata dall’Europa continentale dallo stretto della Manica: un canale naturale lungo circa 560 km e largo da un massimo di 240 km a un minimo di 34 km.
Fanno parte dell’Inghilterra anche oltre 100 isole minori, come le Isole Scilly e l’isola di Wight, situate a sud.
Il territorio inglese è per lo più collinare, anche se a nord si trovano alcune zone montuose, ed è percorso da alcuni fiumi, il più importante dei quali è il Tamigi, lungo 323 km.
La storia dell’Inghilterra si può far incominciare verso la metà del V secolo d.C. quando, dopo la fine della dominazione romana, tribù di Angli, Sassoni e di Juti invasero le sponde della Britannia.
Gli invasori Anglosassoni misero in fuga i Celti, antichi abitanti dell’isola, spingendoli verso il Galles e la Scozia, e poi diedero al territorio occupato il nome di Angleland, cioè “Terra degli Angli”, che in seguito diventerà England (Inghilterra).
Durante il Medioevo, l’Inghilterra fu invasa da molte popolazioni straniere e poi, dopo la Guerra delle Due Rose (1455-1485) fra le dinastie dei Lancaster e York, si arrivò alla presa di potere da parte della dinastia Tudor, con cui ebbe inizio l’assolutismo monarchico.
Nel 1707, con l’unione politica tra Inghilterra e Scozia, si formò il Regno di Gran Bretagna che nei secoli successivi si ampliò diventando Impero britannico.
Nel 1926 venne istituito il Commonwealth, organizzazione intergovernativa di 54 Stati membri indipendenti, accomunati da un passato di appartenenza all’Impero britannico: la popolazione complessiva degli stati che vi aderiscono su base volontaria, è di oltre due miliardi di persone.
Secondo il censimento del 2011, il Cristianesimo è la religione più praticata in Inghilterra ed è professata dal 59,4% della popolazione: l’Anglicanesimo è la chiesa tradizionale del popolo inglese, a cui fanno seguito il Cattolicesimo e il Metodismo.
La seconda religione più diffusa in Inghilterra dopo il Cristianesimo è l’Islam, professata dal 5% della popolazione, cui seguono l’Induismo (1,5%), il Sikhismo (0,8%) e il Buddhismo (0,5%).
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