Albania
L’Albania (in albanese: Shqipëria, ufficialmente Republika e Shqipërisë, “Repubblica d’Albania”) è uno Stato situato nella penisola balcanica, nel sud-est dell’Europa. Confina a nord-ovest con il Montenegro, a nord-est con il Kosovo, a est con la Macedonia del Nord e a sud con la Grecia. A ovest è bagnata dal mare Adriatico e a sud-ovest dallo Ionio, che la separano dalla costa italiana, distante circa 70 km nel suo punto più stretto.
L’Albania ha una superficie di circa 28.748 km² e un territorio prevalentemente montuoso: oltre il 70% del Paese è composto da rilievi, in particolare le Alpi Albanesi a nord, parte della catena dinarica. Le regioni centrali e meridionali ospitano i rilievi collinari e le montagne del massiccio del Tomorr, del Korab e dei monti Gramos. La fascia costiera, più pianeggiante, si sviluppa lungo il mar Adriatico e l’Ionio, ed è dove si concentrano le principali attività agricole e turistiche.
I principali fiumi del Paese sono il Drin, il Vjosa, il Shkumbin e il Buna. Tra i laghi più noti figurano il lago di Scutari (in parte condiviso con il Montenegro), il lago di Ohrid (condiviso con la Macedonia del Nord) e il lago di Prespa (condiviso con Grecia e Macedonia).
Il clima varia in base alla zona: mediterraneo lungo le coste, con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche; continentale nelle zone interne, dove gli inverni possono essere rigidi e le estati più fresche. La diversità climatica ha favorito una notevole biodiversità: l’Albania ospita più di 3.200 specie di piante, oltre a numerose specie di animali selvatici, tra cui orsi, lupi e aquile.
La popolazione albanese è di circa 2,7 milioni di abitanti (dati 2024), anche se una diaspora molto numerosa (tra i 5 e i 7 milioni) vive all’estero, soprattutto in Italia, Grecia, Germania, Svizzera, Regno Unito e negli Stati Uniti. L’Albania ha vissuto un forte calo demografico negli ultimi decenni, dovuto all’emigrazione e alla riduzione del tasso di natalità.
L’etnia predominante è quella albanese (oltre il 97%). Le minoranze etniche riconosciute includono greci, macedoni, aromuni, rom e montenegrini. Le lingue ufficiali sono l’albanese (Shqip), parlato nelle due principali varianti dialettali: il gheg a nord e il tosk a sud (base dell’albanese standard). Sono diffuse anche l’italiano e l’inglese, soprattutto tra i giovani.
La Costituzione garantisce la libertà di religione e lo Stato è laico. La religione non è particolarmente presente nella vita pubblica, riflettendo una lunga tradizione di laicismo e tolleranza religiosa. Le principali fedi sono:
Islam (in particolare sunnita e bektashi) – circa il 60% della popolazione;
Cristianesimo (ortodosso e cattolico) – circa il 30%;
Altri o non religiosi – il restante 10%, anche in virtù dell’ateismo di Stato imposto durante il regime comunista (1967-1990), che rese l’Albania il primo Paese ufficialmente ateo al mondo.
La storia dell’Albania è antica e stratificata. Abitata fin dall’età del bronzo, fu popolata dagli Illiri, un popolo indoeuropeo. Successivamente fu parte dell’Impero Romano, poi Bizantino, e infine, dal XV al XX secolo, dell’Impero Ottomano. L’indipendenza fu proclamata il 28 novembre 1912, ma la nazione attraversò decenni di instabilità politica e ingerenze straniere.
Dopo la Seconda guerra mondiale, l’Albania divenne uno Stato comunista sotto la guida di Enver Hoxha, con un regime autoritario e isolazionista durato fino al 1985. Il sistema crollò all’inizio degli anni ’90, aprendo la strada alla transizione democratica e all’economia di mercato, non senza difficoltà e crisi sociali.
Oggi l’Albania è una repubblica parlamentare democratica, con un presidente (attualmente figura principalmente rappresentativa), un primo ministro a capo del governo e un parlamento unicamerale, l’Assemblea (Kuvendi), con 140 membri eletti ogni 4 anni.
Il Paese è membro della NATO dal 2009 e candidato ufficiale all’Unione Europea dal 2014. Le riforme richieste dall’UE, soprattutto in materia di giustizia e lotta alla corruzione, stanno progredendo con lentezza ma determinazione.
L’Albania è una delle economie emergenti dell’Europa sud-orientale. Storicamente agricola, ha diversificato la propria economia negli ultimi decenni, sviluppando i settori del turismo, costruzioni, servizi, e in misura minore, industria leggera e energia (idroelettrica in particolare).
Il PIL pro capite è ancora inferiore alla media europea, ma in costante crescita. L’economia informale è ancora molto presente. L’agricoltura impiega una parte significativa della popolazione attiva, anche se con tecniche spesso arretrate. Il Paese è ricco di risorse naturali: cromo, rame, ferro, petrolio e gas.
La cucina albanese è una commistione di influenze balcaniche, mediterranee, turche e italiane. Gli ingredienti principali sono verdure fresche, olio d’oliva, formaggi locali, carni di agnello e capra, pesce, legumi e frutta di stagione.
Tra i piatti tipici:
Tavë kosi: agnello cotto al forno con yogurt e uova;
Byrek: torta salata ripiena di carne, formaggio o spinaci;
Fërgesë: piatto a base di peperoni, pomodori e formaggio;
Bakllava: dolce di origine ottomana a base di pasta fillo, noci e sciroppo;
Raki: distillato d’uva o prugne, spesso offerto come segno di ospitalità.
La cultura dell’ospitalità è profondamente radicata. L’ospite è considerato sacro e le relazioni familiari hanno ancora un grande peso sociale, sebbene i costumi si stiano lentamente modernizzando.
Tirana: la capitale e la città più popolosa (oltre 500.000 abitanti). Centro amministrativo, culturale e universitario, è in continua trasformazione urbanistica, con un misto di architettura ottomana, fascista e moderna.
Durrës: principale porto albanese sull’Adriatico. Fondata dai Greci, ha un ricco patrimonio archeologico e un lungomare in rapida espansione turistica.
Shkodër: storica città del nord, vicina al lago omonimo. Importante per la cultura, l’arte fotografica e la musica.
Vlorë: situata sul mare Ionio, è dove fu proclamata l’indipendenza nel 1912. Porta d’ingresso alla splendida Riviera Albanese.
Berat: conosciuta come la “città dalle mille finestre”, patrimonio UNESCO, con architettura ottomana ben conservata.
Gjirokastër: un’altra città patrimonio UNESCO, nota per le sue case in pietra e per essere la città natale di Enver Hoxha.
Il turismo è uno dei settori in maggiore espansione. L’Albania attrae visitatori per la sua natura incontaminata, spiagge sabbiose e acque cristalline lungo la Riviera Albanese (Himarë, Dhërmi, Ksamil), i parchi nazionali (come il Parco di Theth o quello del Lago di Prespa), i siti archeologici (Butrinto, Apollonia) e le città storiche.
I costi relativamente bassi e la crescente qualità dei servizi stanno rendendo l’Albania una meta sempre più popolare per il turismo europeo.
L’Albania ha una tradizione culturale vivace. La musica popolare si distingue per l’uso di strumenti come il çifteli e il lahuta. La polifonia albanese è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità.
Nel campo letterario spiccano figure come Ismail Kadare, scrittore di fama internazionale, più volte candidato al Premio Nobel. Il cinema albanese è in crescita, con produzioni sempre più presenti nei festival europei.
Il nome Shqipëri significa “terra delle aquile”. L’aquila bicipite nera è il simbolo della bandiera nazionale.
Il Kanun, un antico codice consuetudinario del nord, ha influenzato per secoli la società albanese, soprattutto in materia di onore e vendetta (la cosiddetta gjakmarrja).
L’Albania è uno dei pochi Paesi europei in cui l’ebraismo non ha mai subito persecuzioni storiche, nemmeno durante il periodo nazista, grazie a una cultura diffusa dell’ospitalità.
Apollonia | Arjirocastro | Belsh | Berat | Byllis | Durazzo | Himara | Occhio Azzurro | Saranda | Tirana |
La cosa successiva che abbiamo visto a Tirana, la capitale dell’Albania, è stato un edificio chiamato la Piramide. Fu costruito come museo per onorare le gesta di Hoxha, il dittatore del paese, ed era anche…