Apollonia è uno dei siti archeologici più importanti e affascinanti dell’Albania, situato nella regione meridionale del paese, a circa dodici chilometri dalla città di Fier. Fondata nel VI secolo a.C. da coloni greci provenienti da Corinto e dalla colonia corinzia di Corfù, Apollonia rappresenta un perfetto esempio di città-stato ellenistica sviluppatasi in un contesto illirico. Il suo nome fu dato in onore del dio Apollo, molto venerato dai coloni greci, e la città prosperò rapidamente grazie alla sua posizione strategica e al fertile entroterra che la circondava.
Apollonia fu costruita su una collina che domina la pianura del fiume Vjosa, e la sua ubicazione contribuì notevolmente al suo sviluppo commerciale e culturale. Durante l’epoca classica e soprattutto in quella ellenistica, la città crebbe in dimensioni e in importanza, diventando uno dei centri urbani più rilevanti dell’Adriatico orientale. La sua ricchezza derivava dal commercio, dall’agricoltura e dal ruolo che la città rivestiva lungo importanti rotte di comunicazione tra la Grecia e l’Illiria, e in seguito tra Roma e l’Oriente.
Nel periodo romano, Apollonia mantenne la sua importanza e fu scelta come sede di studi per membri dell’aristocrazia romana. Lo stesso Ottaviano, il futuro imperatore Augusto, studiò ad Apollonia sotto la guida del retore Atenodoro di Tarso, ed è proprio in questa città che ricevette la notizia dell’assassinio di Giulio Cesare nel 44 a.C., evento che lo spinse a tornare a Roma e a iniziare la sua scalata al potere.
Durante l’epoca imperiale romana, Apollonia cominciò gradualmente a declinare. Un terremoto nel III secolo d.C. alterò il corso del fiume e causò danni significativi alla città e al suo porto, contribuendo al suo progressivo abbandono. Con il passare del tempo, la città cadde nell’oblio e fu sepolta sotto strati di terra, fino alla sua riscoperta nei primi anni del XX secolo, grazie agli scavi archeologici intrapresi da missioni francesi.
Oggi, il sito di Apollonia è un parco archeologico che attira visitatori da tutto il mondo per la bellezza delle sue rovine e per la suggestiva atmosfera che ancora oggi si respira passeggiando tra le colonne, i templi e i resti degli edifici pubblici dell’antica città. Tra i monumenti più emblematici si trova il Bouleuterion, ovvero la sede del consiglio cittadino, situato in una piazza monumentale circondata da colonne e decorazioni architettoniche raffinate. Di particolare rilievo è anche la stoà, un lungo portico colonnato che fungeva da spazio pubblico coperto, tipico delle città greche.
Il monumento più iconico di Apollonia è senza dubbio il portico monumentale del centro urbano, noto come l’agorà, dominato da un’imponente facciata in stile corinzio, con colonne scanalate e un frontone decorato. Questa struttura, risalente al II secolo a.C., è oggi il simbolo del sito archeologico ed è spesso raffigurata nelle guide e nei materiali promozionali dell’Albania turistica.
Oltre ai monumenti civili, Apollonia ospitava anche edifici religiosi, tra cui templi dedicati ad Apollo e ad altre divinità del pantheon greco-romano. Resti di questi edifici sacri sono visibili tra le rovine, così come frammenti di statue, iscrizioni e rilievi che raccontano la vita spirituale della città. L’area funeraria della città, situata all’esterno delle mura, ha restituito numerosi reperti tra cui tombe monumentali, ceramiche e gioielli, testimonianze della ricchezza e della raffinatezza culturale della popolazione di Apollonia.
All’interno del parco archeologico si trova anche un monastero medievale ben conservato, dedicato a Santa Maria. Questo complesso religioso, costruito tra il XIII e il XIV secolo, è sorto sulle rovine di edifici antichi e costituisce un affascinante esempio della sovrapposizione di epoche e culture. Oggi il monastero ospita un museo archeologico dove sono esposti molti dei reperti ritrovati durante gli scavi: statue in marmo, capitelli, anfore, monete, oggetti d’uso quotidiano e documenti epigrafici. La visita al museo consente di comprendere meglio la storia della città e l’evoluzione del sito nel corso dei secoli.
Il paesaggio che circonda Apollonia contribuisce ulteriormente al fascino del luogo. La campagna albanese, con i suoi uliveti, vigneti e colline dolci, crea un’atmosfera serena e senza tempo. Dalla sommità dell’antica città si gode una vista panoramica che spazia fino al mare Adriatico, offrendo ai visitatori una cornice naturale di grande bellezza. L’intera area archeologica si estende su una superficie di circa 140 ettari, ma solo una parte è stata finora portata alla luce. Gli scavi continuano a restituire nuovi dati e materiali, rendendo Apollonia un sito vivo dal punto di vista della ricerca scientifica.
La visita ad Apollonia offre anche un’occasione per riflettere sulla ricchezza del patrimonio culturale dei Balcani, spesso trascurato o poco conosciuto al grande pubblico. Il sito testimonia la profonda interazione tra culture diverse: quella greca, quella illirica e, successivamente, quella romana. Questa fusione di elementi ha generato una civiltà urbana originale, che ha lasciato tracce significative nell’architettura, nella scultura, nella lingua e nei costumi.
Apollonia è facilmente raggiungibile da Fier e da Valona, ed è sempre più inserita nei circuiti turistici internazionali, anche grazie agli sforzi delle autorità albanesi per valorizzare il proprio patrimonio culturale. In anni recenti sono stati migliorati i servizi per i visitatori, con la creazione di percorsi segnalati, pannelli informativi e strutture di accoglienza. Tuttavia, la presenza di turisti rimane contenuta, il che rende l’esperienza della visita ancora autentica e intima, lontana dalle folle che affollano i siti archeologici più famosi.
Apollonia rappresenta dunque una tappa imprescindibile per chi desidera esplorare la storia dell’Albania e dei Balcani, ma anche per chi ama l’archeologia, la natura e il silenzio dei luoghi antichi. È un sito che parla con voce antica e potente, e che invita alla contemplazione del tempo, della memoria e delle civiltà perdute. Camminare tra le sue rovine significa compiere un viaggio attraverso i secoli, scoprendo la vitalità di una città che fu un tempo crocevia di culture, commerci e saperi. Oggi, Apollonia continua a raccontare la sua storia a chi sa ascoltare.
Vicino alle rovine di Apollonia, in Albania, c’è un’altra attrazione chiamata Monastero di Ardenica. Si dice che la costruzione del monastero sia iniziata nel 1282 sul sito del Tempio di Artemide. È noto che Skanderbeg,…