Popolazione: 12.921.155
Superficie: 42.231, 48
Stagione ideale per la visita: Autunno e primavera. Sconsigliati la stagione delle piogge da metà giugno, la piena estate e settembre.
Prefetture: Oita, Fukuoka, Miyazaki, Kumamoto, Nagasaki, Saga, Kagoshima
Città principali: Fukuoka, Kumamoto, Nagasaki, Kita-Kyushu, Kagoshima, Beppu, Miyazaki.
Il Kyushu è la terza isola del Giappone e copre il 12% della sua superficie. Isola vulcanica per eccellenza. Ospita il più alto vulcano attivo del Giappone, il Monte Aso. Un altro vulcano attivo e quello di Sakurajima, più a sud nella prefettura di Kagoshima.
Il clima del Kyushu è il più temperato, ma anche il più piovoso dell’intero Giappone.
Importante regione sia dal punto di vista storico, produttivo che culturale, il Kyushu è da sempre il ponte e la via del commercio che apre il Giappone al resto dell’Asia e lo rende parte di una complessa rete di rapporti che unisce le sponde di paesi che si affacciano sullo stesso mare.
Il Kyushu ha, di fatto, una stretta relazione con la Corea da cui lo separa un braccio di mare di 250 chilometri e dalla Corea sono storicamente sono arrivate immigrazioni e innovazioni.
Lo shinkansen non ancora copre tutte le città del Kyushu (non arriva a Nagasaki, anche se il completamento è previsto per il 2022).
Comunque a parte le zone selvagge e i parchi naturali, tutta la regione è ben collegata dalle ferrovie, quindi non ci sono problemi nell’usare il Japan railway pass nazionale o addirittura quello regionale, se si decide di dedicare a questa regione tutto il tempo che meriterebbe una sua visita più approfondita.
Come altre parti del Giappone il Kyushu presenta sia una buona concentrazione di industrie, che vaste produzioni agricole (riso, soia, patate dolci). Anche la pesca è particolarmente fiorente e Nagasaki rappresenta un importante centro in questo senso.
Le industrie sono concentrate soprattutto a nord. La prefettura di Oita era nel secolo scorso un importante centro carbonifero.
Il Kyushu è una regione ricca di storia, bellezze naturali e paesaggistiche stupendi luoghi termali e prodotti locali genuini. La gente è cordiale e aperta e molto ospitale. Un posto che merita sicuramente alcuni giorni di permanenza.
Le attuali prefetture sono 7 e ognuna presenta luoghi di grande interesse.
E’ situata a nord dell’isola ed stata, storicamente, la porta a occidente del Giappone.
La maggior città è Fukuoka una delle più grandi del Paese. Essa era formata originariamente da due centri Hakata e il castello di Fukuoka. Ora Hakata è rimasto come toponimo del distretto della stazione.
Fukuoka è più vicina a Seoul che a Tokyo e i contatti con la Corea sono sempre stati intensi.
Nutrita la comunità di cinesi e coreani e anche il turismo dal continente conta molte presenze.
Fukuoka è celebre per un delle feste popolari più frequentate del Giappone, lo Hakata Gion che consiste in una gara tra enormi carri allegorici ognuno rappresentante un rione di Hakata, il quartiere della stazione.
La festa si svolge a luglio e vede il suo culmine il 15 del mese.
Importante a Fukuoka anche, per la sua antichità, il santuario di Hakozaki.
Poco distante dalla stazione della metropolitana di Gion c’è lo Shofukuji il primo tempio Zen costruito in Giappone.
Andando a est di Fukuoka si può visitare la cittadina di Dazaifu che nel periodo Heian era la capitale occidentale del regno ed era considerata la Kyoto dell’ovest.
In essa venne esiliato ingiustamente il letterato Sugawara no Michizane che vi morì due anni dopo.
Per pacificare il suo spirito egli venne considerato una divinità protettrice dei letterati.
A Dazaifu oltre al santuario di Tenmangu c’è il Museo nazionale del Kyushu, il quarto del Giappone, aperto nel 2005. Nelle sue esposizioni è enfatizzato proprio l’aspetto di ponte verso occidente che il Kyushu ha rivestito e riveste nella storia giapponese.
A Nord di Fukuoka la città di Kitakyushu è uno dei più importanti centri siderurgici del mondo.
Di interesse anche il santuario della cittadina di Munakata, in cui fin dall’antichità si pregava per un viaggio privo di incidenti verso il continente.
La prefettura di Oita è una delle più verdi e ricche di luoghi di culto del Kyushu. In essa, a Usa, all’inizio della penisola di Kunisaki, si trova il santuario di Hachiman, protettore dei guerrieri, uno dei più antichi del Giappone.
La penisola di Kunisaki è altresì un luogo ricco di templi e santuari, un affascinante percorso alternativo alle rotte consuete.
Interessante la zona del monte Hiko, antica sede del maggiore centro di asceti di montagna (yamabushi) del Kyushu.
Nelle vicinanze si può visitare la zona carbonifera di Tagawa divenuta un considerevole luogo di archeologia industriale.
Le vicine città di Oita e Beppu, le principali della prefettura sono i suoi due centri vitali. A Oita merita una visita l’acquario, situato fuori città all’entrata del “Parco dei macachi”.
Interessante anche il museo prefetturale delle belle Arti.
Lo spettacolo di Beppu sono le sue terme e i suoi fenomeni vulcanici. Essa è infatti una zona ricca da questo punto di vista (ogni casa ha il suo onsen) e vi sono spettacolari fenomeni vulcanici e pozze calde (tanto che alcune sono state ribattezzate i nove inferni e associate ad altrettanti inferni della cosmologia buddhista).
Saga è la più piccola prefettura del Kyushu. Una vasta porzione del suo territorio è parco nazionale.
Da visitare il parco archeologico di Yoshinogari il più ampio e dettagliato riguardo al periodo Yayoi in tutto il Giappone.
Anche a Saga, come nel resto del Kyushu non mancano le terme.
Consigliate quelle di Ureshino, dove pare che la concentrazione di bicarbonato di sodio nelle acque abbia un effetto molto buono sulla pelle.
Molto importante storicamente il castello di Karatsu, a 50 chilometri a est di Fukuoka.
La prefettura di Nagasaki ha la particolarità di essere stata nei secoli il punto di incontro del Giappone con l’Europa.
La stessa città di Nagasaki divenne importante sotto i gesuiti nel XVI secolo e dopo la cacciata e il divieto del cristianesimo durante il periodo Tokugawa l’isoletta di Deshima, di fronte a Nagasaki, era l’unico posto dove degli europei, gli olandesi, potevano risiedere e commerciare con i giapponesi.
La città era anche una finestra sul mondo occidentale, poiché l’unico luogo da cui i giapponesi potevano conoscere e eventualmente introdurre innovazioni scientifiche o notizie sull’Europa.
La fama di Nagasaki è anche dovuta al suo essere stata bersaglio insieme a Hiroshima della bomba atomica sganciata dagli americani nel 1945.
Oggi si può visitare un museo che ricorda il tragico evento.
La prefettura di Nagasaki ha avviato una candidatura per rendere i luoghi dell’incontro tra il Giappone e i cristianesimo patrimonio dell’Unesco.
Tra i luoghi importanti legati alla storia cristiana una valenza simbolica particolare ha il castello di Shimabara teatro della rivolta contro lo shogun Tokugawa dopo che questi aveva posto il Kyushu sotto il suo controllo.
La rivolta che, iniziata contro le dure condizioni fiscali, si trasformò in una rivolta cristiana, vide una feroce repressione del governo centrale che sterminò migliaia di rivoltosi, inclusi donne e bambini.
Interessanti nella prefettura di Nagasaki anche le terme di Unzen, un vulcano ricco di acque calde e bagni termali.
Situata a sud e celebre per la produzione di agrumi e per la sua mascotte, il simpatico orso Kumamon, la prefettura di Kumamoto è un luogo che per molti aspetti caratterizza il Kyushu.
Nelle città di Kumamoto è celebre il bel castello, erede di quello costruito durante il periodo di Edo.
Molto interessante anche il giardino di Suizenji che riproduce in miniatura le 53 tappe della via del Tokaido, il celebre percorso che collega Kyoto a Tokyo.
Di interesse la casa dove per alcuni anni risiedette lo scrittore Lafcadio Hearn, uno dei primi occidentali a scrivere libri sul Giappone.
Non può mancare una vista al monte Aso, il vulcano con una delle caldere più ampie del mondo con una circonferenza di 100 chilometri.
L’isola di Amakusa a 60 chilometri a sud di Kumamoto vide una larga percentuale di conversioni al cristianesimo al tempo delle missioni e un altrettanto dura repressione quando il cristianesimo venne vietato dal regime Tokugawa.
Si possono visitare varie chiese ricostruite nel ventesimo secolo nei villaggi di pescatori, luoghi dei kakure kirishitan, cristiani che praticavano la loro fede di nascosto o camuffandola con pratiche buddhiste
La prefettura di Miyazaki rappresenta la costa est del Kyushu ed è rivolta verso l’oceano Pacifico. A Miyazaki, la città capoluogo, il monumento di maggior rilievo e il santuario dedicato all’imperatore Jinmu, mitico fondatore del Giappone, vicino a questo il museo della prefettura un museo a metà tra quello naturale e etnografico.
L’attrazione di maggior interesse nella prefettura è Takachiho, un luogo naturale di estrema bellezza in cui la tradizione vuole il nipote di Amaterasu, discese dal cielo per fondare la dinastia imperiale.
Un’altra leggenda dice che in una grotta dell’area di Takachiho ebbe luogo il celebre episodio del nascondersi di Amaterasu, dea del sole, che provocò l’andar via della luce dal mondo, fino a che gli dei riuscirono con uno stratagemma a far uscire la dea/sole dalla grotta, e a far tornare la luce.
Alcuni studiosi ipotizzano un’origine della dinastia imperiale giapponese come proveniente dal Kyushu proprio in base alle numerose leggende che legano gli dei della casata imperiale a queste terre.
E’ la prefettura più a sud del Kyushu. Il suo vecchio nome era Satsuma.
Questa provincia ebbe un ruolo fondamentale nella restaurazione Meiji, poiché specialmente l classe samuraica di Satsuma si era battuta contro una politica prona verso le potenze occidentali e in nome della cacciata di queste contribuirono a rovesciare il governo Tokugawa.
Il governo Meij si rivelò, però, ancora più filo occidentale e anti samuraico di quello Tokugawa e questo portò alla ribellione verso il governo centrale che culminò nella guerra detta di Seinan (sudoccidentale). Da queste vicende è tratto liberamente il film del 2003, l’Ultimo Samurai con Tom Cruise.
Per la sua collocazione in un golfo, ai piedi del vulcano Sakurajima, Kagoshima è definita la Napoli del Giappone, e infatti le due città sono gemellate.
Per la sua posizione all’estremità sud del paese Kagoshima è stata anche il luogo delegato per i rapporti e il controllo di Okinawa e dell’arcipelago delle Ryukyu.
L’eruzione del 1914 ha attaccato l’isoletta di Sakurajima alla terraferma, ma il traghetto resta ancora il modo più comodo per andare ad osservare questo vulcano attivo dai numerosi punti di osservazione attorno ai suoi crateri.
Altre attrazioni nella città sono l’acquario con pesci di molte varietà come squali balena e delfini, e il giardino di Senganen, costruito nel 1658 dagli Shimazu i signori di Satsuma che dominarono la provincia fio alla Restaurazione Meiji.
Fukuoka | Kumamoto | Oita |
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