[ Ago.2016 ] Nella seconda parte dello Chopin Tour a Varsavia in Polonia usciti dalla città abbiamo visitato la casa natale del musicista e la chiesa dove è stato battezzato.
Riguardo al giorno di nascita di Chopin ci sono alcuni che dicono sia il 22 febbraio 1810 altri il primo marzo.
Ci sarebbero documenti a sostegno di entrambe le date.
Nella chiesa del villaggio di Brochόw pare non sia stato celebrato solo il battesimo, ma anche il matrimonio dei genitori e della sorella maggiore.
Era un villaggio dall’atmosfera tranquilla, con nidi di cicogna nei dintorni.
La casa natale, un po’ distante da qui, si trova nello stesso sito della casa dei conti Skarbek nel villaggio di Żelazowa Wola.
Tra l’altro, essendo stata distrutta la parte principale della casa sembra durante la guerra con Napoleone, la casa natale di Chopin è l’unica parte rimasta.
Il padre di Chopin, un francese che insegnava presso una scuola superiore di Varsavia, in precedenza era stato il precettore residente in casa dei figli di questa famiglia aristocratica.
Dal suo matrimonio con una lontana parente del conte che lavorava in casa come governante nacque Fryderyk.
Ora la casa sta diventando un museo.
Qui dalla primavera per tutta l’estate ogni domenica pare si tenga un concerto di musiche per piano di Chopin.
Ci hanno detto che vi si esibiscono pianisti di fama mondiale come i vincitori del premio Chopin.
La musica del piano che si effonde nell’ampio giardino crea un atmosfera bellissima.
In un angolo del giardino c’è un caffè dove abbiamo mangiato un dolce con Yasha, la nostra guida.
Lei all’inizio del tour sembrava quel tipo di persona che non racconta i fatti suoi, ma da un po’ prima di qui fino a quando ci siamo lasciati in aeroporto ha raccontato molte cose.
Tipo che 8 anni prima aveva perso un qualche posto come manager, e da 7 anni è diventata una guida turistica.
Essendo vissuta due anni negli Usa a Boston parla bene l’inglese.
Suo padre dal 1945 a oggi aveva scattato più di 200.000 foto di Varsavia e pare le avesse messe in ordine scrivendo i nomi delle vie e altro.
Seguendo questa esempio anche Yasha stessa ha continuato a scattare foto delle stesse strade come appaiono ora, finora ne ha circa 90000.
“Aprire un museo è difficile, ma almeno una mostra la vorrei fare” ha detto.