Qualcosa di aggiunto alla cattedrale di San Michele a Kiev

Qualcosa di aggiunto alla cattedrale di San Michele a Kiev

Nella piazza di fronte alla più antica cattedrale di Kiev in Ucraina, Santa Sofia, c’è una statua equestre dall’aspetto dinamico.

E’ la statua di Bohdan Khmelnytsky  un eroe cosacco che nel 17mo secolo ottenne l’indipendenza dell’Ucraina dalla Polonia.

Nel 1340 l’Ucraina era sotto il controllo di Polonia e Lituania. Ma il governo era stato abbastanza libero per un lungo periodo.

Ma nel 17mo secolo l’imperatore della Polonia impose il cattolicesimo e questo creò l’ occasione per disordini e poi di una vera e propria ribellione.

Non erano abbastanza forti per essere una nazione indipendente così sfortunatamente chiesero alla Russia di aiutarli, ha detto la nostra guida Miloslava.

La statua fu fatta nel 1888 e l’idea iniziale era di scolpire immagini anche sul piedistallo, ma i soldi non bastarono e la lasciarono così.

Originariamente la mazza che Khmelnytsky impugna doveva essere rivolta verso la Polonia, m poi finì per essere rivolta verso la Russia.

Considerando la situazione attuale la cosa sembra ironica, ha detto.

Da qui abbiamo passeggiato per un enorme viale fino alla cattedrale di San Michele.

Qui eravamo venuti anche sette anni prima.

Conoscevamo la statua che è qui davanti dei fratelli macedoni che hanno creato l’alfabeto cirillico, ma ho saputo qui della statua che è là vicino della donna chiamata Olga e che ha governato la Russia con capitale Kiev nella metà del decimo secolo.

Ai tempi del governo del marito, che venne assassinato, il governo poteva imporre tasse ogni volta che lo riteneva necessario, e questo era causa di rivolte.

Olga capì questo fece una riforma del sistema fiscale ed è per questo che è stata considerata una governante capace.

Dopo abbiamo rivolto la nostra attenzione alla facciata della cattedrale di San Michele.

C’erano le foto delle facce di molta gente, cosa che non c’era quando siamo stati qui precedentemente.

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La Cattedrale di San Michele a Kiev

Erano i volti delle persone morte dalla rivoluzione del 2014.

Fino al 2016 ogni mese venivano scritto il conto dei morti.

Secondo Miloslava che non è ancora finita e anche ora ci sono dei morti, ma il numero è diminuito considerevolmente.

Dopo la “rivoluzione” c’è stata l’occupazione russa della Crimea e a riguardo sono tanti i pareri…c’è anche a chi non importa che sia diventata russa.

C’è anche gente che pensa che non è un problema che resti russa, perché la Crimea è una regione che costa molto e non dà niente indietro.

Miloslava ha detto che la Crimea dovrebbe essere dei tartari poiché era questo il popolo che viveva qui originariamente ed era divenuta parte dell’Ucraina solo dai tempi di Khrushchev. Allora i tartari che Stalin aveva fatto forzatamente trasferire sarebbero potuti tornare, ma solo  un piccolo numero lo fece.

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Statue in un parco di Kiev

Abbiamo camminato un po’ e siamo arrivato a un parco con delle belle statue in cui eravamo stati anche la volta scorsa.

Quando si era iniziato a discutere di sviluppare quest’area si erano sollevate alcune voci contrarie.

Allora un artista aveva depositato qui alcune statue e la cosa era per ora ancora in sospeso.

Era la cima della collina e una scalinata era stata aperta pochi mesi prima per scendere giù.

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Kiev è costituita da tre grandi colline e tante altre più piccole.

Abbiamo visto il panorama da qui.

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La chiesa di Sant’Andrea a Kiev

Ci sono molte belle chiese qui e Miloslava ci ha detto che sono state Scostruite da privati senza il permesso della Sovrintendenza.

Le hanno costruite pensando che anticamente erano probabilmente così.

Siamo arrivati poi alla chiesa di Sant’Andrea.

Progettata nel 1754 da Rastrelli, l’architetto italiano che ha disegnato anche l’Ermitage a San Pietroburgo.

Miloslava ci ha detto che nella chiesa ci sono sempre lavori di restauro ed è raro che si possa visitare.

Anche nel giorno in cui ci siamo stati noi la chiesa era chiusa e si poteva solo passeggiare nello spiazzo intorno a essa.

[Settembre 2018]