[ Ago.2019 ] Qualcosa di ancora più impressionante della splendida cattedrale di Orvieto in Umbria, era la città sotterranea.
C’era un tour che iniziava vicino alla Cattedrale per visitare questo mondo sotterraneo, così abbiamo deciso di partecipare.
Come altri centri storici dell’Umbria, Orvieto si trova su una collina e, grazie alla morbida roccia vulcanica, hanno scavato moltissime grotte sotterranee.
A quanto pare ci sono ben 1200 locali sotterranei a Orvieto.
Il popolo etrusco 3000 anni fa aveva già costruito questa rete sotterranea.
La prima stanza sotterranea in cui entrammo aveva delle attrezzature per fare l’olio d’oliva.
Il popolo medievale utilizzava questo spazio per produrre olio e anche per mantenerlo.
Ma pensano che avrebbe potuto essere anche un santuario per il popolo etrusco.
Quando ci spostammo in un’altra stanza, c’era un antico pozzo non più utilizzato.
Poiché Orvieto si trova sulla collina che non ha fiumi, è molto importante estrarre acqua dal sottosuolo.
Così hanno scavato un pozzo profondo 82 metri.
È interessante notare che sul muro del pozzo c’erano una serie di buchi e si pensa che quelli fossero i punti d’appoggio per le persone che hanno scavato il pozzo e per muoversi all’interno se necessario.
Quando alzammo lo sguardo, si vedeva il pozzo proseguire verso l’alto.
Il motivo è che, poiché nel medioevo le pietre venivano utilizzate come materiale da costruzione, scavarono in questo punto come in una cava, ma fu mantenuto l’antico pozzo.
Nel sottosuolo di Orvieto, possiamo vedere a strati le tracce della sua lunga storia.
Siamo poi usciti per entrare in un altra zona.
Lì abbiamo visto molti buchi sui muri.
Apparentemente sono i buchi per i piccioni che gli abitanti di Orvieto tenevano in queste stanze.
Nel medioevo i piccioni erano cibo importante per la popolazione.
Soprattutto quando la città veniva attaccata, la gente veniva quaggiù e ha potuto vivere mangiandoli.
C’erano delle finestre in modo che i piccioni potessero entrare e uscire.
Oggi dato che i turisti entrano ed escono così spesso, i piccioni non tornano, ci ha detto la nostra guida.
Questo posto mi ha ricordato un’altra interessante casetta per piccioni vista in Grecia.
Apparentemente a Orvieto, ci sono alcuni ristoranti che servono ancora piatti di piccione.
Li cucinano con il vino.
Non abbiamo avuto la possibilità di provare questa volta, ma mi piacerebbe farlo la prossima volta.
L’ultima stanza in cui siamo entrati è stata utilizzata più recentemente durante la seconda guerra mondiale come rifugio.
C’era un cuniculo collegato a un ospedale.
Orvieto non fu attaccato durante la guerra, ma la gente era pronta per questo.
È stato davvero un tour interessante.
A proposito, anche adesso, la maggior parte delle case di Orvieto ha stanze nel sottosuolo e le persone le usano come cantine.
Alcuni dei sotterranei hanno apparentemente fino a tre piani.