A luglio 2020, poco tempo dopo che la società aveva ripreso a muoversi, sebbene la pandemia fosse ancora con noi, abbiamo trovato il coraggio per una breve vacanza in Inghilterra.
La destinazione era Looe, la piccola località balneare della Cornovaglia, nel sud-ovest del paese.
Il motivo per cui abbiamo scelto questo posto era perchè era consigliato sul sito web “Le spiagge del Regno Unito dove puoi raggiungere in treno” e la foto era bellissima.
Per prima cosa ho prenotato il treno.
L’ho fatto online e ho scoperto che il sito web della compagnia ferroviaria sottolineava che stavano gestendo bene la crisi pandemica, dicendo che stavano pulendo bene le carrozze ed era obbligatorio indossare la mascherina per il viso e mantenere le distanze sociali.
E diceva “Dovete avere un posto riservato quando è possibile” e “Per quanto riguarda i treni senza posti riservati, il personale ve ne assegnerà uno“.
Pensavo di aver prenotato i biglietti come al solito, ma quando ho visto i biglietti elettronici, ho scoperto che non c’erano numeri di posto.
Mi sono preoccupata di aver commesso qualche errore da qualche parte durante la procedura di prenotazione e ho iniziato a scrivere e-mail alla compagnia di prenotazione online e alla compagnia ferroviaria.
Sono anche andata alla stazione ferroviaria più vicina e ho telefonato in diversiposti.
Dopo alcuni giorni, sia la compagnia online che la compagnia ferroviaria mi hanno risposto e il riepilogo della mail era “Non preoccuparti, hai i tuoi posti” “Usa questo numero di riferimento”, così mi ero risollevata.
Era il giorno della partenza.
Per prima cosa, siamo andati alla stazione di Paddington, dove i treni a lunga percorrenza partivano.
Alla nostra stazione locale è arrivato un treno che non era elencato nella bacheca elettronica, il che era positivo così potevamo partire prima, ma questo genere di cose non sarebbe mai successo in Giappone.
Questo treno locale era quasi vuoto e pulito, quindi non c’era nessun rischio.
Alla stazione di Paddington, il numero di persone era inferiore al solito e il 90% di loro indossava maschere per il viso.
I negozi all’interno della stazione erano quasi tutti chiusi.
Abbiamo aspettato che il nostro treno in partenza alle 11:03 del mattino apparisse sulla bacheca per vedere il numero del binario e finalmente è apparso.
Ma la destinazione era cambiata.
Andava solo a Plymouth e per di più diceva che tutti i posti non erano riservati.
Dovevamo andare oltre Plymouth a Liskeard per cambiare treno per Looe.
Ho avuto un pò di panico e ho chiesto a due addetti, ma entrambi sono stati piuttosto schietti, dicendo “Puoi cambiare a Plymouth”.
Il loro atteggiamento di loro sarebbe impossibile se lavorassero per la Japan Railways.
Comunque, siamo saliti sul treno.
Nessuno stava assegnando i posti a nessuno, quindi le persone salivano una dopo l’altra e la carrozza si stava affollando.
Soprattutto le famiglie con bambini parlavano tanto e ad alta voce con i bambini che non dovevano indossare le mascherine.
Ci siamo un pò spaventati.
Così ci siamo spostati in altre carrozze due volte e finalmente abbiamo trovato una carrozza relativamente tranquilla e ci siamo sentiti sollevati.
Mentre ci muovevamo sul treno, ho notato che anche alcuni adulti non indossavano le maschere, il che era contro le regole e mi sono un pò arrabbiata.
Ma come ragionano?
In ogni caso, sono rimasta sbalordita e furiosa per il divario tra la versione ufficiale sui siti web e la realtà.
Ma questa è l’Inghilterra.
Sembra tutto positivo, ma la realtà dietro è completamente a brandelli.
Alla stazione di Plymouth, abbiamo trovato il treno per Lisleard senza problemi, anche se non c’era personale a prendersi cura delle persone che cercavano il treno la cui destinazione era stata cambiata.
Il secondo treno era ancora più affollato e ci siamo sentiti di nuovo spaventati.
D’altra parte, l’ultimo treno da Liskeard a Looe era vuoto.
C’erano alcune fermate tra Liskeard e Looe, ma se volevi usare una di quelle stazioni, dovevi avvertire il controllore in anticipo.
Prima della partenza, il conduttore si è avvicinato e ci ha chiesto “Andate fino a Looe?“.
Questo treno era bello e lento, si fermava per qualche motivo in mezzo al nulla e cambiava a volte direzione.
Finalmente siamo arrivati a Looe.
È una città turistica ed era piena di gente.