Non era una semplice performance di strada, ma danze di professionisti.
La musica era unica e le voci dei cantanti erano così forti da perforarmi le orecchie.
Per quanto riguarda la danza, gli uomini erano i protagonisti e i movimenti delle donne si limitavano a qualche calpestio. I costumi erano fantasiosi e molto graziosi.
Ho capito che erano dei professionisti dal fatto che i loro movimenti erano del tutto sincronizzati. Il palco si trovava di fronte una chiesa ed anche l’atmosfera era molto bella.
Volevo sapere se si trattasse di una compagnia locale, quindi sono andata a vedere la locandina dietro al palco e ho scoperto che si chiamavano Tanec.
Ho cercato su internet e ho scoperto che sono una premiata compagnia di danza folk professionale macedone, di Skopje.
Sono stata fortunata a vederli dal vivo gratis.
Quando ho visitato la Slovenia, diversi anni fa, un mio amico ha fatto una telefonata ad una sua amica a Belgrado, in Serbia.
Sembra che lui abbia detto: “Benvenuta nel mio paese”.
Alcune persone di una certa età nei Balcani, sembra abbiano ancora un senso di identità, risalente all’epoca della Yugoslavia.