Dopo aver visto la Fortezza di Bard in Valle d’Aosta, la punta nord-occidentale dell’Italia, abbiamo deciso di dare un’occhiata al castello di Verres, che è il punto di ritrovo per Aosta.
Anche questo castello si trova su una collina, ma non è un complesso di edifici di lusso come la Fortezza di Bard, bensì un semplice cubo con un lato di circa 30 metri.
È fatto di pietra e sembra robusto.
Dopo essere scesi dall’autobus, abbiamo iniziato a camminare con l’intenzione di avvicinarci e guardarlo solo dall’esterno, ma alla fine siamo saliti fino in cima alla collina.
Ci è stato detto che potevamo entrare solo con un tour, ma fortunatamente, dopo circa 10 minuti di attesa, è iniziato il tour successivo (6 € a persona).
Questo castello apparteneva alla famiglia Challant, soldati al servizio della famiglia Savoia che in seguito salirono al trono del Regno d’Italia.
Il castello, la cui storia risale alla seconda metà del XIII secolo, fu ricostruito alla fine del XIV secolo dal comandante in capo Ibleto di Challant per assumere l’aspetto attuale.
Il piano superiore ospita uno spazio abitativo per la famiglia, ma sembra che fosse utilizzato principalmente come guarnigione per i soldati.
Nella grande sala che un tempo era una scuderia, la gente del posto organizza ancora feste danzanti durante il carnevale.
Ciò si basa su un aneddoto secondo cui nel 1442, una figlia della famiglia Challant, Caterina Challant, che stava cercando di prendere il controllo della sua famiglia dopo l’estinzione della linea maschile, scese al villaggio durante il carnevale e ballò con la gente comune per guadagnare popolarità tra gli abitanti del villaggio.
I suoi sforzi furono tuttavia vani e, dopo un processo, nel 1456, il titolo della sua casa passò al cugino maschio Giacomo Challant Aymaville.
Per quanto riguarda gli spazi abitativi del castello, furono messi in atto vari accorgimenti.
Ad esempio, si dice che dal grande camino uscisse solo aria calda in modo che il fumo non raggiungesse le stanze dei nobili.
C’era anche uno spazio che fungeva da frigorifero.
Nella camera da letto c’erano due bagni e gli oggetti erano progettati per cadere direttamente nel giardino.
E il soffitto era aperto per raccogliere l’acqua piovana nel pozzo.
Dopotutto, quando ascolti la spiegazione, puoi sentire la storia da vicino, il che è interessante.
È stato un tour di circa 40 minuti.
Il castello passò temporaneamente nelle mani della famiglia Savoia, poi tornò alla famiglia Challant alla fine del XVII secolo, ma quando la loro linea di famiglia si estinse alla fine del XIX secolo, il castello era completamente in rovina.
Nell’opuscolo che ho ricevuto è scritto che è stato salvato da un gruppo di studiosi piemontesi appassionati di storia del Medioevo.
Il restauro fu completato nel 1920.
Dopo aver lasciato il castello, scendemmo la collina, camminammo all’infinito attraverso la città di Verres e finalmente arrivammo alla stazione ferroviaria.
Questa stazione è molto antiquata.
Era aperta la mattina, ma l’edificio della stazione era chiuso al ritorno.
Dicono che chiude alle 15:00 tutti i giorni.
[Aprile, 2023]