San Marino è un paese straniero nella provincia dell’Emilia Romagna, in Italia.
Siamo stati lì, guidando per 4 ore da Milano.
Questo paese, dove una montagna è una nazione, è più grande della Città del Vaticano, dove una città è una nazione, ma è il quinto paese più piccolo del mondo.
E si dice che sia la repubblica più antica del mondo.
C’è anche un altro aspetto, è un paradiso fiscale, anche se oggi a cseguito di un accordo con il governo italiano, non è esentasse al 100%.
La lingua è l’italiano, con l’accento dell’Emilia Romagna, e la moneta è l’Euro, ma le auto hanno la propria targa, che è diversa da quella italiana.
Ha anche la sua bandiera nazionale, composta da bianco, che si dice rappresenti la purezza, e blu, che significa il cielo e il mare Adriatico, e ha uno stemma al centro.
La montagna di San Marino si chiama Monte. Titano e si trova a circa 740 metri sul livello del mare.
Ho letto che l’inizio della nazione fu quando un muratore di nome Marino, fuggito dalla persecuzione del cristianesimo nel IV secolo, si stabilì su questa montagna e costruì una comunità, ma è strano che sia stato mantenuto come un paese indipendente in al centro dell’Italia, no?
Quando siamo arrivati su questa montagna e siamo scesi, la nebbia era fitta e l’atmosfera era misteriosa.
Per prima cosa, abbiamo fatto una breve passeggiata intorno alla Piazza della Libertà, nel centro della città vecchia.
A proposito, la statua che si erge orgogliosa in questa piazza sembra un duro guerriero romano, ma in realtà è la “Statua della Libertà”.
A guardarla di nuovo, certo, si vede che ha il seno.
Il piccolo edificio simile a un castello alle sue spalle, che abbiamo potuto vedere vagamente nella nebbia, è l’ufficio del governo di San Marino, in cui risiede il Parlamento.
Dopotutto, la visibilità era scarsa e stavamo guidando da 4 ore, quindi dovevamo fare una pausa da qualche parte.
E faceva abbastanza freddo perché era la fine di novembre.
Così abbiamo deciso di pranzare, anche se era un po ‘presto.
Ho mangiato i ravioli chiamati Cappelletti in un ristorante in cui siamo entrati a caso.
Cappelletti significa piccoli cappelli e sicuramente sembravano così.
A quanto pare ogni donna di questa regione mette un proprio gusto in questa pasta, e il gusto della madre non può essere riprodotto nemmeno dalla figlia..
Sembra che anche gli ingredienti all’interno differiscano da persona a persona, ma questi erano a base di carne.
Ho scattato una foto, ma è completamente sfocata e mi dispiace di non poterla mostrare.
[Nov. 2009]