Prima di venire a Faro in Portogallo abbiamo saputo da un collega che lì c’era una cappella fatta con le ossa.
Non avevamo la minima idea di cosa fosse, ma abbiamo deciso di andare a vedere per toglierci la curiosità.
Questa cappella si trova nella chiesa del Carmo che è fuori dalla città vecchia.
Siamo andati seguendo la mappa. Nei dintorni della chiesa abbiamo visto molte cicogne.
Sentivo un rumore continuo come di apparecchi elettrici, ma era invece il verso degli uccelli.
Per un po’ ci siamo messi a guardarle e abbiamo fatto molte foto.
Quindi ci siamo diretti alla chiesa, ma era chiusa per la pausa di mezzogiorno.
Non avrebbe riaperto prima delle 3.
Così abbiamo deciso di fare una passeggiata.
Anche se era metà febbraio era bel tempo e c’era un sole costante, tant’è che sentivo caldo.
Penso fossero più o meno più o meno 18 gradi.
Mi sono tolta una maglietta.
Davvero come destinazioni di viaggio in Europa in inverno il sud della Spagna o del Portogallo sono l’ideale.
Venendo dalla buia Inghilterra sono stata felice di quell’abbondanza di luce e mi sono rilassata molto.
In questo stato d’animo si sono fatte quasi le tre e ci siamo diretti verso la chiesa del Carmo.
Questa chiesa iniziata del diciassettesimo secolo è stata completata nel diciottesimo.
L’ingresso costava un euro.
L’interno della chiesa non era grande, ed era pieno di intricate sculture a partire dall’altare.
Mi ha ricordato le chiese viste recentemente in Colombia o qualche chiesa che ho visto a Rio de Janeiro.
Ma questa doveva essere l’ “originale”.
La cappella scopo della nostra visita stava dalla parte opposta dell’entrata e vi si accedeva da una porta sulla destra dell’altare che portava al retro della chiesa.
Era shoccante.
Le pareti e il soffitto erano tappezzati da un’infinità di teschi e ossa.
Chiedendomi chi fossero e perché fossero lì, ho comprato un opuscolo per 50 centesimi, ma non vi era spiegato il motivo per cui la cappella era stata realizzata.
Comunque le ossa erano state messe lì nel 1816, prendendole dal cimitero della chiesa.
Da una parete si sentivano le voci squillanti dei bambini provenire da un vicino asilo e l’effetto era piuttosto strano.
Poi ho guardato su internet e ho visto che in Europa ci sono varie cappelle con ossa.
In Portogallo pare ce ne sia un’altra più grande a Evora nella regione di Alentejo.
Siamo stati a Evora qualche anno fa, ma non lo sapevo.
Ce ne sono altre simili in Italia, Cechia e Polonia.
Di tutte si dice che erano fatte per contemplare la natura effimera e transitoria della vita.
Devo dire però che lì nella Cappella delle Ossa, circondata dai teschi, non mi sono venuti questo tipo di pensieri.
[Febbario 2017]