Olhao

Olhao

[Febbraio 2017]

Per l’ultimo giorno di questo breve viaggio nel sud del Portogallo nella regione di Algarve siamo andati in una cittadina sul mare chiamata Olhao.

Il tassista pronunciava il nome della cittadina Olyau, ma il receptionist dell’hotel l’aveva pronunciato in modo meno chiaro.

Dopo essere rientrati a casa ho visto che la pronuncia riportata in giapponese era “Olion” e mi sono stupita di questo.

Pensavamo che Olhao era sul mare, ma in realtà era sulla laguna.

Secondo Paulo, l’autista, poiché per raggiungere la spiaggia  da qui bisogna prendere la nave e andare in un’isola vicino, rispetto a altri posti turistici, è meno famoso e c’è solo un hotel a 5 stelle.

Ciononostante ha detto che l’anno precedente c’erano stati molti più turisti del solito.

Fino ad allora nella regione di Algarve come lingue straniere avevamo sentito l’inglese e il tedesco, ma qui all’improvviso abbiamo sentito parlare molti parlare in italiano.

C’era anche un’agenzia immobiliare italiana e probabilmente qui molti degli anziani che vengono a vivere dopo la pensione devono essere italiani.

Era un villaggio con un porto di pescatori, un mercato e una chiesetta, ma forse perché era domenica era silenzioso e quasi deserto.

Però si era fatto mezzogiorno.

Siamo entrati in uno dei vari ristoranti di fronte alla laguna che si chiamava  O Horta che all’esterno aveva in mostra del pesce.

Siccome eravamo arrivati sul presto abbiamo potuto scegliere i posti, ma dopo un po’ si è riempito e si è formata anche una piccola coda.

E i 4 camerieri andavano senza posa da una parte all’altra.

Sembravano molto professionali e mi hanno fatto una bella impressione.

Ho dato un’occhiata in cucina e ho notato che erano tutte donne, mentre i camerieri erano tutti uomini.

Abbiamo mangiato un pesce ombrina arrosto, diviso in due, come ci avevano consigliato i camerieri.

Era molto buono e con la giusta quantità di grasso.

Come antipasto c’erano formaggio e olive.

Come contorno insalata e patatine fritte.

Abbiamo visto molta gente che mangiava un piatto che sembrava crema gialla bavarese. Curiosi abbiamo chiesto cosa fosse e ci hanno detto che era un piatto di polenta soffice con frutti di mare.

Ci hanno portato un po’ di questa polenta per farcela assaggiare, e abbiamo apprezzato la cosa.

Il tutto con dolce, vino e caffè è venuto 62 euro.

In Portogallo i cibi sono semplici e buoni e il prezzo è abbordabile, e soprattutto la gente è affabile e cordiale.