Siamo sempre in Puglia in Italia e mi si è rotta la machina fotografica.
E’stato uno shock.
Sebbene non mi fosse né caduta e ne avesse urtato contro qualcosa, all’improvviso non ha funzionato più il sistema elettrico.
Eppure, all’inizio avevo solo la messa a fuoco automatica.
Funzionava, ma dopo un po’ si è fermata ed il mio viaggio in Italia era appena iniziato.
Immediatamente, dopo aver chiesto informazioni ad un ristorante ho provato ad andare in un negozio di apparecchi elettrici.
Ma questa era una zona rurale.
Era un negozio di una catena, ma l’unica cosa che non vendeva erano le macchine fotografiche digitali e così lì ho comprato una più economica macchinetta, stile usa e getta.
Era di plastica sottile, sembrava un giocattolo.
Riprendendomi d’animo mi sono diretta verso la città di Foggia.
Da qui avrei preso un elicottero e ciò era la parte più interessante della mia vacanza.
Comunque, prima di ciò, ho fatto una camminata per Foggia.
Faceva caldo.
Inoltre, i negozi aprono dopo le 5 del pomeriggio, tanto che il centro città era deserto.
Mi è sembrato strano che in Italia ci siano città che si animano tardi e con questo pensiero in mente sono entrata nell’aeroporto.
Chiedendo a tre persone, compreso il conducente di un autobus fermo al semaforo, siamo arrivati all’aeroporto.
La partenza era prevista per le 6 esatte ed io, agitandomi per il ritardo, ho iniziato a correre, ma non c’era nessuno.
Sono entrata di corsa in una caffetteria all’interno dell’aeroporto e quando ho chiesto informazioni mi è stato risposto in modo pacato: “Si calmi, si calmi; guardi anche il pilota sta bevendo un caffè”.
15 minuti prima della partenza una persona è venuta a prenotare alla cassa, tranquillamente il check-in è stato acconsentito.
Il controllo bagagli a mano è stato fatto tre persone alla volta ed è stato lento, come si dice in Giappone “a parlare fioriscono i fiori”.
I passeggeri hanno assunto un’espressione come per dire “Siamo arrivati” e li hanno fatti smettere di parlare.
A fare così tutto il giorno è come lavorare pensando che sia sempre tempo libero.
Abbiamo preso l’elicottero insieme a dei pescatori e sembra che potesse portare al massimo 15 persone.
Era la seconda volta che prendevo un elicottero.
L’elicottero che ho preso per lavoro la prima volta era più piccolo, si è sollevato bruscamente come se stesse precipitando, ho persino avuto un brivido, ma questa volta, come fosse un aereo, ha preso la rincorsa e si è sollevato tranquillamente da terra.
Sfortunatamente, essendosi annuvolato il cielo, non ho potuto vedere chiaramente il paesaggio, ma d’altro canto è stata un’esperienza incredibile il passare dal mare alle nuvole.
Il cielo ed il mare sembravano una cosa unica.
Ho scattato una foto e a questa altitudine era la più bella.
Sono rimasta impressionata nel vedere la serie di foto del paesaggio della terra che ho ammirato dal cielo la prima volta che ho preso l’elicottero, ma scattare una bella fotografia, quando è decollato l’elicottero, è stato un’impresa.
Velocemente sono arrivata alle isole Tremiti.
Anche se le nuvole non facevano risplendere il mare, il freddo diminuiva.
Quando ho telefonato all’hotel, sebbene fosse solo ad una distanza di qualche centinaio di metri, ci ha mandato a prendere un auto.
Era un semplice hotel a tre stelle.
Dopo il Check-in mentre soffiava il vento, ho fatto una passeggiata nei dintorni.
Qui, sull’isola di San Domino, ho visto le luci che si accendevano nella città di San Nicola, dall’altra parte dell’isola.
Ho cenato sulla terrazza dell’hotel.
Straordinariamente abbiamo pagato solo 10 euro.
Abbiamo mangiato una frittura di pesce misto.