Il giorno successivo, in Italia dopo aver visitato Monopoli, siamo andati a Polignano a Mare una città della costa che si trova nei paraggi.
Secondo la guida questa è una città in cui ci sono dei resti Greci e certamente, essendoci un susseguirsi di edifici bianchissimi, l’atmosfera mi ha fatto tornare in mente una zona di Atene.
Inoltre, dato che avevo a 1600 l’ISO della macchinetta, senza accorgermene ho continuato a scattare fotografie e lo schermo si è fatto sempre più bianco… Mi piace scattare foto così.
Qui c’è una città costruita sopra una rupe come se fosse scavata nella roccia.
Appena ho girato l’angolo, all’improvviso un golfo immenso è apparso proprio sotto i miei occhi e senza pensarci ho detto ad alta voce: “oh che meraviglia!”.
C’erano anche delle persone che nuotavano in quel mare verde smeraldo.
Il magnifico centro storico è piccolo e ho finito per percorrerlo velocemente.
Di buon umore si è fatto circa mezzogiorno e sono entrata in un wine bar che ho incontrato per caso.
E’ un piccolo wine bar, ma sembra che sia un ristorante storico fondato nel 1600.
In puglia ho mangiato un tipo di pasta che non si può non mangiare e che si chiama orecchiette.
Giunto il momento di lasciare la città, ho incrociato due eleganti signore giapponesi.
Per via di ciò, ho pensato fosse una città alquanto conosciuta.
La mia meta finale era Bari.
Lungo la strada, con il mare sullo sfondo, ho visto un paesaggio agreste, dove i Trulli con il tetto a forma conica venivano usati come magazzini, ho fermato la macchina e ho scattato una fotografia.
La volta precedente che sono venuta in Puglia, sono andata anche ad Alberobello la città simbolo dei Trulli.
Essendo questa la città più conosciuta della Puglia, ho incontrato anche gruppi di turisti giapponesi.
Vale sicuramente la pena vedere la città in cui si susseguono uno dopo l’altro tetti a forma conica e grigi costruiti su muri bianchi.
Tuttavia questa volta non avevo preso in considerazione i Trulli e sono stata fortunata ad incrociarli.
Bari.
Mi avevano detto che questa era la seconda città più pericolosa dopo Napoli.
Sulla mia guida c’è scritto che negli ultimi anni l’ordine pubblico è migliorato, ma tutt’ora gli abitanti del posto, dato che ti dicono: “Non mostrare la macchinetta fotografica mentre cammini”, ti mettono in tensione.
Volevo camminare per il centro storico, ma le strade in questa zona si estendevano a scacchiera.
Dato che questa è una grande città a differenza delle altre che ho visitato finora, sebbene abbia raggiunto il centro storico, ho impiegato un po’ per percorrerlo da un capo all’altro.
Quando sono entrata nel centro storico, numerosi turisti gironzolavano imbracciando tranquillamente la macchinetta fotografia e questo è stato un po’ diverso da quello che mi aspettavo.
Mi sono sentita sollevata.
Comunque, da una nave da crociera ormeggiata al porto sono scese delle persone che sembra facessero parte di un tour organizzato.
Gironzolando un po’, ho visitato due grandi chiese, ma ad essere onesti, l’impressione che ho avuto di Bari rispetto a quella delle piccole città, forse perché l’ho visitata per un periodo di tempo limitato, è che sia una città un po’ incolore.
Penso, però, che sia necessario ritornarci per capirlo meglio.
Anche questo viaggio era giunto alla fine senza intoppi.
Ancora adesso ho impresso in mente il colore del mare.
La prossima volta vorrei assolutamente immergermi.
Ho ripensato anche al mio vecchio viaggio in Puglia… ah!