[ Dic. 2010 ] Alla fine il nostro volo è partito con circa un’ora di ritardo da Milano con destinazione Londra, che non era niente tenuto conto delle pessime condizioni atmosferiche.
Ero comodamente seduta al mio posto quando è stato annunciato che l’aeroporto di Heathrow era chiuso a causa della neve e che questo aereo sarebbe atterrato all’East Midland Airport.
Nonostante ciò, non ci ho pensato più di tanto.
East Midland non suonava così male… Non lo avevo mai sentito, ma ho immaginato fosse vicino Norwich.
Ma no, non era così! Si trova da qualche parte tra Manchester e Birmingham, non lontano da Nottingham.
Siamo atterrati sabato a mezzogiorno.
Lo staff della Lufthansa ci ha detto che stavano aspettando informazioni più dettagliate, così abbiamo dovuto aspettare seduti lì.
Non riesco a ricordare quanto tempo sia passato, ma dopo un po’ ci hanno comunicato che ci facevano scendere qui e ci lasciavano scegliere se prendere il treno o il pullman per Heathrow.
Inoltre, dato che eravamo gli ultimi ad essere atterrati qui, dovevamo aspettare l’arrivo delle scalinate.
Per fare ciò c’è voluto abbastanza tempo e una cosa divertente è stata che un uomo italiano di mezza età è andato davanti dicendo: “Ho un solo giorno per vedere Londra dato che domani mattina ho l’aereo di ritorno! Devo almeno dare un’occhiata a questa città!”, come se volesse saltare fuori dall’aeroplano.
Beh, ovviamente non ha potuto.
Così siamo tutti andati al piccolo terminal e abbiamo trovato il caos.
Non sapevo a chi chiedere in merito al treno o al pullman, ma finalmente, ho scoperto che la compagnia aerea stava organizzando pullman e non treni e che il costo del treno era di circa £50.
Inoltre, per raggiungere la stazione c’era un bus navetta che trasportava solo 10 o meno persone alla volta e che il costo del taxi era di circa £12.
Così l’ultimo problema era relativo al quando sarebbe arrivato il pullman.
Numerose informazioni andavano e venivano… Alla fine siamo saliti intorno alle 4:10 del pomeriggio.
La prima ora e mezza è stata tranquilla, anche se la strada era ricoperta di neve. Ma dopo, l’autobus non si è mosso più, a causa di un pesante ingorgo.
Inoltre, l’autista dell’autobus ha insistito che per legge doveva fare una pausa di 45 minuti, dopo un po’ di ore di guida.
La cosa frustrante è stata che solo per raggiungere l’aria di servizio, c’è voluto circa un’ora a causa del traffico.
Dopo la pausa, siamo risaliti sul Pullman, ci siamo seduti e, ora dopo ora, non ci siamo spostati più di tanto.
Gli italiani, ovviamente, hanno iniziato a parlare.
Un uomo con una figlia mi ha chiesto di chiamare l’hotel che avevano prenotato, per far sì che gli mantenessero la stanza.
Sembra che questo viaggio fosse il regalo di diciotto anni per la figlia.
Lui le stava dicendo: “Perché sei voluta venire a Londra e non a Dubai, o da qualche altra parte?”.
Era la prima volta che volavano su Londra.
Sentendo ciò, l’uomo accanto a loro gli ha detto: “Noi abbiamo volato numerose volte su Londra e non abbiamo mai avuto un problema, la prossima volta che vieni a Londra prima chiamaci, così evitiamo di prendere il tuo volo”.
Questo tipo di conversazioni si sono spente gradualmente, quando ci siamo avvicinati alla mezzanotte e l’abbiamo passata.
Io mi sono addormentata e svegliata numerose volte.
Quando l’autista finalmente ci ha detto con la sua voce più stanca, “Benvenuti a Heathrow”, erano circa le 3:30 di domenica mattina.
Un viaggio in pullman di 11 ore.
Avrei potuto volare dal Giappone all’Europa…
Mi ero immaginata che Heathrow a quell’ora della notte fosse buio e deserto, ma in realtà era pieno di vita con numerose persone che trascorrevano la notte sul pavimento del terminal.
Era esattamente come un campo profughi, che avevo visto solo in televisione.
Devo dire che sono stata più fortunata rispetto a queste persone… Sapevo dove sarei potuta andare a prendere un taxi e non ci ho messo molto tempo dopo essere scesa dal pullman.
Inoltre, la fila per il taxi era tollerabile, ma vorrei sapere cosa hanno fatto quei turisti, che sono arrivati qui per la prima volta, dopo essere arrivati a Heatrow…