[Maggio 2018]
Nella cittadina di Castelsardo nel nord della Sardegna, dopo aver visitato il museo dell’intreccio dei cesti, allestito nelle rovine del castello, siamo scesi dalla collina dalla parte opposta di dove eravamo saliti.
La prima cosa che abbiamo trovato è stata la chiesa di Santa Maria una piccola chiesa in pietra.
Contrariamente alla norma della maggior parte delle chiese si entrava nell’edificio dal lato.
Seconda la guida la maggior parte della chiesa era stata costruita nel XVI secolo.
La statua del Cristo nero, Critu Nieddu, fatta nel 13 sec. sembra sia famosa.
Io ero certa che fosse la statua messa in una teca di vetro davanti all’altare, ma in realtà era un’altra, una statua di Cristo crocifisso. che io non aveva visto.
Da qui, proseguendo un po’ siamo arrivati alla cattedrale di Sant’Antonio Abate.
Il tetto del campanile, molto colorato, si stagliava nel cielo.
All’entrata ci hanno detto che si poteva fare una visita guidata per 4 euro e abbiamo deciso di farla.
Così una donna che stava lì ci ha fatto da guida.
La chiesa era stata costruita tra il 14mo e il 17mo secolo. Le numerose cappelle variavano nelle stile ognuna in base al periodo in cui era state fatte.
Non c’è il nome di chi ha realizzato la pala dell’altare, ma è un autore del 14 sec. che viene chiamato il “maestro di Castelsardo”.
Di questo autore sembra restino 6 opere, una delle quali ci hanno detto si trova a Birmingham in Inghilterra.
A un certo punto la chiesa era usata come un cimitero e hanno trovato molte ossa umane nei sotterranei.
Forse le erano morti per un’epidemia. Erano stati trovati anche corpi mummificati.
Ora nei sotterranei c’è un museo dove in un cofanetto sono conservate le reliquie di 33 santi, c’era una croce che conteneva a un pezzo di legno ritenuto essere parte della stessa croce di Cristo. Lei ci ha detto che questo era stato certificato dal Papa. C’era anche un antico libro di canto gregoriano, dove le note erano scritte su quattro righe e non su cinque.
Siamo arrivati a una stanzetta attraverso una stretta scalinata dove erano esposte cose che riguardavano la processione che si fa a Castelsardo la domenica prima di Pasqua.
Una statua della Madonna viene portata in processione per le vie della città.
Quando sfilano in processione indossano dei costumi con dei cappucci a punta e due buchi per gli occhi, come quelli del Ku Kux Klan negli Stati Uniti.
Abbiamo visto l’anno scorso a Chieti in Abruzzo che vestono un costume simile per la processione pasquale, quindi è una cosa comune, ma l’immagine del Ku Kux Klan è così forte in me, che comunque mi fa un po’ una brutta impressione.
C’era nella stanza anche il video della processione che abbiamo guardato per un po’.
Era toccante la bella armonia del canto delle voci maschile che cantavano senza essere accompagnate da altri strumenti.
Dopo siamo tornati nelle piazza che era il punto d’incontro col nostro tassista.
La cattedrale è sull lato del mare, perciò abbiamo prima dovuto tornare sulle rovine del castello e poi tornare giù.
Siccome le strade erano come un labirinto abbiamo dovuto chiedere molte volte indicazioni.
A dire il vero mi sarebbe piaciuto passeggiare di più per questo labirinto, ma già alla collina avevamo visto il nostro taxi, così ci siamo affrettati verso la piazza e siamo partiti da Castelsardo.