Durante il tour a Ragusa Ibla in Sicilia, siamo andati in un teatro chiamato Teatro Donnafugata.
L’ingresso che abbiamo attraversato era così semplice che ho pensato che potesse essere un ingresso laterale per i tour, ma in realtà questo era l’ingresso per il pubblico in generale.
In origine era un teatro privato per aristocratici, e pare sia relativamente recente il fatto che sia stato aperto al pubblico.
E quando solo i nobili lo usavano, entravano dallo splendido ingresso principale, e la guida lo ha mostrato anche a noi.
Ci sono molte colonne di marmo su entrambi i lati dell’alto soffitto a volta, e sembra maestoso.
Perché il pubblico normale non può entrare da qui?
Nella navata si trova un piccolo altare e un vecchio proiettore cinematografico.
Poi siamo entrati nel teatro.
Era piccolo, ma aveva un’atmosfera calda e rilassante.
Secondo la guida sembra piccolo, ma può ospitare 130 persone.
E ci ha detto che stanno eseguendo lo stesso programma della Scala di Milano.
Siamo saliti anche ai posti VIP al primo piano.
Alla fine c’era una porta semplice e poco interessante, che era chiusa a chiave.
Infatti questo teatro fa parte di un palazzo chiamato Palazzo Arezzo di Donnafugata, ancora oggi abitato.
Apparentemente questa porta collega lo spazio abitativo e il teatro, e i residenti della villa entrano nel teatro attraverso questa porta.
Sembrava una scena di un film.
Il fatto che il pubblico non sia consentito dall’ingresso principale potrebbe essere dovuto al fatto che il teatro fa parte dello spazio abitativo.
Secondo la mappa, questo palazzo occupa almeno la metà del lotto tra il 25 aprile e via Orfanotrofio.
Questa nobile famiglia si chiama Arezzo ed ha lo stemma con dei ricci.
È anche presente nel teatro.
La guida ha spiegato che un riccio si chiama Rizz0 in Sicilia, e il cognome Arezzo suona simile a quello, quindi il riccio è usato per creare questo stemma di famiglia.
A proposito, a circa 18 chilometri a sud-ovest di Ragusa, c’è un castello chiamato Castello di Donnafugata, che era la villa della famiglia Arezzo.
Oggi è di proprietà della città di Ragusa ed è oggi un museo del costume.
Anche il costume indossato da Claudia Cardinale nel film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti è una copia del costume che si può vedere anche qui, e la guida ha raccomandato che “merita una visita”.
Non siamo potuti andare perché non avevamo tempo, però.
Dopo il teatro, la destinazione successiva è stata la villa dove abbiamo visto per la prima volta il cartello del tour.
Lo stesso barone Arezzo ci guiderà attraverso la sua dimora.
Sembra che qualcuno che era con noi nel tour abbia chiesto alla guida: “Cosa fa di solito il barone?” e si udì la risposta della guida: “Mostra solo la sua casa ed il teatro, nient’altro”.
In qualche modo, era un modo per farci ridere.
[Sett. 2022]