Dopo essere scesi dal battello sul fiume Douro a Porto, in Portogallo, abbiamo attraversato il famoso ponte Dom Luis I fino alla riva opposta.
Questo ponte è stato progettato da un apprendista di Eiffel il construttore della famosa Torre Eiffel a Parigi e si dice che sia stato completato alla fine del XIX secolo.
Certo, lo scheletro di ferro era freddo ma aggraziato, e c’erano alcune somiglianze con la Torre Eiffel.
Il ponte ha due strati e abbiamo prima attraversato il marciapiede accanto all’autostrada inferiore.
L’altra sponda del fiume si chiama quartiere di Vila Nova de Gaia, che pensavo facesse parte della città di Porto, ma per la precisione è una città diversa.
L’area era piena di storiche fabbriche di vino porto.
Il biglietto per il battello da diporto su cui siamo saliti prevedeva una visita ad una fabbrica vinicola, cosi’ l’abbiamo cercata (non ricordo il nome).
L’abbiamo trovata e siamo entrati, ma sfortunatamente c’era un grande gruppo di turisti in tour e tutto il posto era occupato da loro, quindi non abbiamo potuto sentire nessuna spiegazione e ci siamo arresi.
Quando pensi al vino Porto, pensi al vino rosso da dessert, ma ce ne sono parecchi bianchi a Porto.
Anche quello bianco era dolce.
Dopo aver rinunciato al tour della fabbrica, abbiamo trovato un affollato ristorante locale.
Avevamo scelto un pesce cotto a fuoco lento.
Era assolutamente delizioso, l’atmosfera del ristorante era buona e siamo rimasti molto soddisfatti.
Dopo il pasto, abbiamo nuovamente attraversato il ponte Dom Luis I e questa volta siamo saliti sulla funivia che correva ai piedi del ponte.
Cosi’ abbiamo raggiunto lo strato superiore del ponte.
Pittoresco era anche il paesaggio urbano di Porto che si vedeva da questa posizione.
Quindi, abbiamo preso il marciapiede accanto ai binari del treno per la metropolitana e ci siamo diretti di nuovo sulla riva opposta.
La parte superiore del ponte è alta 395 metri, quindi si può dominare il paese e i tetti delle fabbriche di vino di Porto molto fotogenici.
Peccato che non ci fosse il sole, ma sono riuscitoaa fare molte foto che mi sono piaciute.
Dopo esserci accontentati di andare avanti e indietro sul ponte, abbiamo girato un po ‘per la città, comprato dei souvenir e poi ci siamo diretti verso l’Hotel.
L’albergo era in centro, ma era una citta’ con molte strade in salita, e a questo punto ero stanca, cosi’ abbiamo preso un taxi.
L’autista è stato interessante.
Anche se sapeva che non capivamo il portoghese, continuava a parlare.
Lungo la strada, ha incontrato un taxi guidato da suo figlio, ha parlato un po’ con lui e poi ha spiegato che aveva quattro figli, uno dei quali aveva un lavoro legato al cibo in Angola, Africa sud-occidentale.
Non capivo affatto cosa stesse dicendo, ma mio marito sembrava capire abbastanza, essendo anche lui madrelingua latino.
Quella sera, tanto per cambiare, siamo andati in un ristorante di sushi locale.
Ho pensato che il sushi sarebbe stato buono dove il pesce era buono.
La mia ipotesi era corretta e abbiamo gustato un ottimo sushi.
Sono contenta di poter mangiare oggi giorno cibo giapponese di un certo livello quasi ovunque.
Pero’ il prezzo era alto.
[Dec. 2009]