[Novembre 2017]
Siamo stati a Guardiagrele, un paese che s trova in Abruzzo, nell’Italia centrale.
Siamo entrati in un negozio di artigianato del ferro e del rame, attività per cui il centro è famoso fin dall’antichità.
Anticamente pare ci fossero tante botteghe artigiane, ma ora ne restavano dolo due.
Uno realizza oggetti in rame e un altro in ferro battuto.
Il più antico è quello del rame. Dentro ci hanno spiegato la funzione di alcuni oggetti tra cui uno scaldino dentro cui si mettevano i carboni e poi, messo in una specie di scatola di legno, veniva infilato nel letto per scaldarlo.
Aveva la forma di una specie di pentola e ho pensato che era un antenato della borsa dell’acqua calda.
La donna che ci spiegava le cose era la moglie dell’artigiano e da come raccontava sembrava il marito fosse ancora in attività, ma leggendo il depliant pare sia morto un po’ di anni fa.
Questo ci ha rattristato, perché ci ha dato l’impressione che le conoscenze d un’arte antica vadano perdendosi.
Fuori da questo negozio all’improvviso abbiamo sentito il suono di una zampogna.
usciti fuori abbiamo visto un signore con un abito tradizionale che la suonava.
Pensavo fosse qualcuno parte di una festa popolare, ma ci hanno detto che era una persona proveniente dal Molise, una piccola regione a sud dell’Abruzzo che girava per case e negozi suonando la zampogna e ricevendo in cambio delle offerte in denaro.
Il Molise è è una regione dove c’era fin dall’antichità una tradizione di pastorizia e ci sono sempre state persone che nel periodo natalizio girano per le altre regioni suonando la zampogna.
Prima pensavo che la tradizione della cornamusa fosse solo una cosa della Scozia, ma poi mi era capitato di vederle anche in Macedonia.
Solo che in Molise si chiama “zampogna”.
Dopo siamo andati a mangiare.
Siamo stati in un ristorante che ci ha consigliato una collega dei nostri amici, chiamato la Grotta dei Raselli e come ci si poteva aspettare nella grotta c’era la cantina.
Da qui abbiamo scelto un Montepulciano d’Abruzzo che si chiamava Marina Cvetic.
Sembra che Marina sia il nome della moglie del proprietario della ditta di vini.
Poiché si vede spesso questa varietà di uva che si chiama Montepulciano d’Abruzzo, noi pensavamo ci fosse qui in Abruzzoun posto che si chiama Montepulciano.
In realtà la città di Montepulciano è solo in Toscana.
In passato c’era stata una disputa tra la città e l’Abruzzo per il nome del vino, ma alla fine il nome di Montepulciano d’Abruzzo era stato riconosciuto valido
I piatti in questo ristoranti sono molto raffinati e buonissimi.
Abbiamo diviso un ricco piatto di antipasti misti, tra cui carne alla tartara, poi ravioli con aroma di tartufi, pasta fatta a mano con sugo di coniglio, baccalà, e così via.
Come piatto principale ho preso cervo cotto nel Motepulciano.
Mio marito ha preso l’agnello che è la specialità di queste zone.
Abbiamo mangiato davvero tanto…
Non ce la facevamo a mangiare il dolce, ma ci hanno comunque offerto zenzero dolce e castagne arrosto.
Ovunque in Italia hanno piatti speciali e ne sono orgogliosi, ma qui sembrava che lo fossero ancora di più.
Per questo abbiamo fatto una stupenda vacanza, mangiando cibi buonissimi.