Guardando il fondale marino dalla barca col fondo di vetro

Guardando il fondale marino dalla barca col fondo di vetro

[Luglio 2017]

Nel paesino d Marzamemi, nella Sicilia nel sud in Italia siamo saliti sulla barca col fondo di vetro.

Quest’anno dopo la barca col fondo di vetro a Ishizaki in Giappone, questa è la seconda volta.

Però non essendo la Sicilia un luogo tropicale, i pesci che si vedevano non avevano colori particolari.

La pianta che si vedeva crescere sul fondo si chiama Posidonia,  non è un’alga e come le piante di terra produce ossigeno.

Quella che viene portata sulla spiaggia dalle onde aiuta a proteggere la spiaggia stessa, ma non piacendo ai turisti, a cui dà un’impressione di sporco viene rimossa dalla spiaggia e vieni rimessa poi quando finisce la stagione estiva.

Poiché è ricca di iodio, prima si consigliava a bambini con l’asma di giocare con questa pianta.

L’attrazione principale era vedere le colonne romane sul fondo.

Le chiamano colonne romane, ma è in realtà stata fatta dai Greci.

Durante il periodo romano si trasportavano molte colonne di marmo greche e se ne vedono molte sommerse che   cadevano in mare lungo il tragitto.

Quando mi hanno detto questa cosa, ho avuto l’impressione di averla sentita anni prima in Grecia.

Ce n’erano tante qui e là.Dopo aver visto queste colonne ci siamo fatti il bagno.

In fila siamo scesi dalla barca e siamo entrati in acqua.

La prima persona che è entrata in acqua ha detto che era fredda, quindi ho un po’ esitato, ma la barca ancorata si muoveva e mi stava venendo il mal di mare, così coraggiosamente mi sono buttata anch’io in acqua

Questa volta oltre a me ce n’erano altri che indossavano il giubbotto salvagente.

All’inizio era fredda davvero però continuando a muovere le gambe ed essendomi spostata nell’area sotto il sole, il freddo è diminuito e mi sono divertita molto.

Mio marito che da bambino veniva sgridato se faceva il bagno prima di tre ore dal pasto, non ha fatto il bagno e si è dedicato a fare le foto.

Sulla strada di ritorno da Marzamemi siamo passati nella cittadina di Pachino, famosa per i pomodori.

Quando vivevamo dintorni di Milano li compravamo spesso, anche se dall’aspetto potevano sembrare non perfetti in realtà erano molto dolci.

Conoscevo Pachino, ma pensavo fosse un piccolo paese, invece è una cittadina con 30.000 abitanti.

Nell’area di Milano un chilo di pomodori costa ai 3 ai 6 euro, qui solo 59 centesimi.

La guida ci ha detto che il nome Marzamemi viene dall’arabo.

La Siclia compresi gli arabi è stata governata da 13 altri popoli.

Sentendo questo mi sono ricordata del villaggio di pescatori chiamato Marsazlokk a Malta.

Malta è una nazione con una forte influenza araba e mi chiedo se “Marza” o “Marsa” in arabo significhi villaggio di pescatori.

La guida a cui mi sono dimenticata di chiedere il nome aveva 64 anni.

Ora è in pensione e lavora ogni tanto come guida localmente, ma un tempo era molto attivo nell’industria turistica in tutto l mondo.

A Londra per lavoro gli era capitato anche di andare a una cena dove c’era anche la regina.

Era stato anche invitato a una cena al quartier generale dei laburisti che pare fosse più lussuosa di quella con la regina.