[Novembre 2017] A Chieti, in Abruzzo, nell’Italia centrale i nostri amici ci hanno messo in contatto con una guida e un interprete.
Per prima cosa siamo andati nel Museo archeologico, che è in parco che mi è piaciuto molto.
Il museo era in un palazzo costruito nel XIX secolo da una famiglia aristocratica e che aveva ospitato, durante la seconda guerra mondiale il comando tedesco.
E’ diventato museo nel 1959.
Il pezzo più importante del museo è la grande statua chiamata “Il Guerriero di Capestrano”.
Il guerriero che porta un largo copricapo, che lo fa sembrare quasi un gaucho è in piedi in una stanza costruita per lui nel 2011.
Risalente al VI a.C., prima del periodo romano, si ritiene che originariamente sovrastasse una tomba.
Non si è potuto capire a chi appartenesse la tomba, perché la statua era stata trovata da un contadino nel suo campo ed era stata spostata dalla sua posizione originaria.
Si pensa sia un uomo, ma la sua parte posteriore è arrotondata e femminile.
Aveva una forma particolare, forse anche a causa del cappello. Non avevo mai visto nulla del genere e mi ha fatto una forte impressione.
Al secondo piano del museo c’è anche esposto un torso femminile trovato vicino al guerriero.
Poiché è abbastanza più piccolo di quello del guerriero si pensa possa essere la figlia.
Usciti da qui siamo andati a vedere un altro museo archeologico.
Il Museo della Civitella, costruito nel 2000 è molto moderno.
Questo museo si trova quasi in cima alla collina dove sorge Chieti ed stato costruito dove c’erano l’anfiteatro e i resti della vecchia città romana.
La prima cosa che abbiamo visto sono state la riproduzione di tre templi emersi dagli scavi.
Sulla facciata c’erano riprodotte statue degli dei greci a cui era stato messo il nome romano ed erano venerate anche dai romani.
I templi e le statue romane erano molto colorate. Qui le divinità femminili erano rappresentate con un color carne più tenue, quelle maschili con uno più forte.
In un’altra stanza c’erano i resti di una tomba dove era rappresentata la carriera del defunto dalla condizione servile fino a divenire governatore della città.
La vita di questa persona è descritta in dettaglio e si capisce a un punto che il tempio viene distrutto e si costruisce al suo posto l‘anfiteatro.
L’anfiteatro poteva contenere 600 persone e vi si tenevano i combattimenti tra i gladiatori.
La cosa divertente è che prima di scoprire questi resti archeologici c’era qui un campo sportivo dove dove si facevano le partire di calcio.
Usciti fuori era già buio.
Il punto debole dei viaggi in autunno è che i giorni sono brevi.
Ci hanno spiegato che in tutta la città, sotto le fondamenta delle case ci sono resti romani e come esempio ci hanno portato a vedere un negozio della Benetton con una parte del pavimento in vetro da cui si vedono dei resti romani.
Ci sono i resti di un tempio romano anche sotto il centro della città.
Ora rimangono solo le rovine di uno dei templi, ma originariamente pare ce e fossero tre.
Questo tempio è stato usato come chiesa. cambiando l’entrata.
La parete con un disegnoa forma di piccoli diamanti sui muri di questo tempio era molto bella.
Gli abitanti di questa città vive la vita moderna circondata dai resti romani come nella Roma antica.
E anche la vita di adesso tra 1000 anni sarà probabilmente archeologia.