[Agosto 2017]
Il sesto giorno dopo aver lasciato San Pietroburgo nella nostra crociera in Russia siamo passati nell’enorme bacino di Rybinsk, detto ” lo stagno” e siamo finalmente entrati nel famoso fiume Volga.
Il Volga è il fiume più lungo d’Europa.
In questo giorno abbiamo visitato Jaroslavl’ che da tanto tempo conoscevo solo di nome.
La guida locale si chiamava Valerie e faceva anche lezioni all’università.
Jaroslavl’, parte del regno di Kiev, fu fondata nel 1010 e quest’anno la città compiva 1007 anni.
Nel parco cittadino era disegnato il numero 1007 con una grande composizione floreale.
Nella città c’è il più antico teatro drammatico della Russia e anche il portale della città, di cui rimangono pochi esemplari in tutta la nazione.
Ci sono anche tante chiese e monasteri antichi e il centro storico fa parte dei siti nella lista dell’UNESCO.
Però la cosa che noi abbiamo fatto prima è stata andare nella “Casa degli artisti”.
In questa regione era, ed è, particolarmente fiorente l’arte della miniatura e questa era una esposizione-vendita di opere realizzate con questa tecnica.
Pensavo che le scatole di legno nere che si vedono spesso nei negozi di souvenir fossero di legno, ma in realtà mi hanno detto che sono di carta.
Nelle opere originali è riportato scritto a mano il nome dell’autore, della città e della scuola.
Come mi aspettavo erano costosi, ma pensando che non avremmo avuto occasione così spesso di acquistare pezzi originali, abbiamo comprato una piccola scatola fatta nella città di Kholui.
Dopo ci siamo diretti nella cattedrale di Sant’Elia, che sta nella grande piazza centrale.
La cattedrale era stata fatta costruire nelle metà del XVII secolo dai fratelli Skripin con gli ingenti profitti del loro commercio tra Est e Ovest.
I fratelli non avevano figli e pare avessero fatto costruire questa cattedrale come voto per averne, ma pare non ottenessero questa grazia.
Il lato esterno era sotto restauro, ma l’interno era di una bellezza da togliere il fiato per gli affreschi che coprivano tutte le pareti.
Normalmente nelle chiese russe non ci sono posti a sedere, ma qui c’erano due seggi come dei troni.
Valerie ci ha detto che potevano sedervi solo lo zar e la zarina.
Ci ha anche spiegato che la ragione per cui nelle chiese russe l’altare è nascosto dietro il muro di icone è perché questo è visto come il paradiso e solo i defunti possono vederlo.
Di fronte alla chiesa c’era un edificio sovietico che non è in armonia con gli edifici circostanti.
Molti edifici qui intorno erano stati fatti costruire da Caterina di Russia, ma suo figlio Paolo I che si dice odiasse la madre li aveva fatti demolire.
Dopo abbiamo avuto 40 minuti di tempo libero.
C’era una bella atmosfera mentre cercavamo souvenir per gli amici e passeggiavamo per il piccolo centro della città. Tutti i negozianti erano gentili e cercavano di fare di tutto per capire cosa volessi dire.
Inoltre nella guida c’era scritto che gli uomini di Jaroslavl’ hanno fama di essere sobri e lavoratori e le donne belle.