Alla fine Mosca

Alla fine Mosca

[Agosto 2017]

L’ottavo giorno della nostra crociera in Russia di pomeriggio alla fine siamo arrivati a Mosca, ultima destinazione del viaggio.

Per prima cosa abbiamo visitato il Cremlino.

La guida locale di quel giorno somigliava alla protagonista di Masha e l’orso, solo cresciuta, e si chiamava proprio Masha.

Era una guida esperta che si faceva avanti tra tra la folla formata dai gruppi di cinesi e altri che non avevamo visto durante la nostra navigazione, così siamo riusciti a entrare nel Cremlino senza dover aspettare molto.

Siamo entrati dalla parte della torre di Troitskaya e Masha ha liquidato le due sentinelle che stavano in piedi ai lati della torre che stanno lì solo d’estate per i turisti.

Appena entrati abbiamo visto subito un edificio che è un pugno in un occhio, il Palazzo di Stato del Cremlino  costruito nel 1961.

Ai tempi dell’Unione Sovietica vi si riuniva il partito.

Ora era usato come palazzo dei concerti.

Ho scoperto dopo che si possono acquistare i biglietti per i concerti che si tengono qui in una biglietteria  di fronte al Cremlino.

Dopo di questo abbiamo visitato un il palazzo giallo del Senato del Cremlino, dove viveva Lenin.

Ci aveva vissuto anche Stalin, ma era così sospettoso che cambiava stanza in continuazione.

Stalin era l’ultima persona che ci aveva vissuto.

Altri segretari generali avevano evitato di vivere al Cremlino.

Abbiamo anche visto un cannone detto “Il cannone dello Zar“.

Era stato fatto alla fine del sedicesimo secolo ed era il più grande del mondo, ma non era stato mai usato.

C’era anche una campana enorme chiamata la campana dello Zar, realizzata nella prima metà del diciottesimo secolo.

Pesando 200 tonnellate anche questa non era mai stata usata.

Dopo siamo stati nella cattedrale della Dormizione della vergine in cui fare foto era severamente vietato.

Questa cattedrale era stata costruita nel quindicesimo secolo e progettata da un architetto italiano Aristotele Fioravanti.

Qui erano stati incoronati gli zar a partire da Ivan il terribile.

L’interno delle chiese russe, anche questa, è splendido con affreschi e icone, ma qui la differenza era che i pilastri non erano quadrati, ma tondi.

Mi sembra di aver sentito Masha dire, spiegando un affresco, che il peggior peccato in Russia è essere di cattivo umore

Mi chiedo se ho sentito bene…