Uglič, il villaggio di Tsarevich Dmitrj

Uglič, il villaggio di Tsarevich Dmitrj

[Agosto 2017]

Nal settimo giorno della crociera in Russia la nostra nave ha fatto scalo a Uglič, una cittadina sul Volga.

Il tour iniziava alle 8 e 30 e quando siamo scesi a riva il tempo era sereno si vedevano stagliarsi belle e nitide la chiesa rossa e una centrale idroelettrica.

La guida locale di oggi era una bella donna chiamata Svetlana.

Peccato non aver fatto foto, perché ricordo che vestiva abiti con un gusto diverso dalle giovane donne occidentali, che le stavano molto bene.

Per prima cosa siamo passati per una strada dentro un parco dove erano allineati molti negozi di souvenir.

Si vendevano solo normali souvenir e il nostro tour leader ci ha detto che se volevamo comprare una matrioska per bambini questo era il luogo giusto, intendendo che qui non si vendeva niente di particolare.

Lo scopo della visita era il Cremlino dietro il parco.

“Cremlino” si riferisce ai castelli che sono al centro dei villaggi russi e non solo alla sede del governo che sta a Mosca.

La prima cosa che abbiamo visitato è stata la chiesa della Trasfigurazione.

Essendo questa menzionata in un documento del 1242 è stata costruita prima di questa data.

Dopo è stata rimaneggiata più volte e la struttura attuale risale al diciottesimo secolo.

Le icone all’interno erano molto belle, ma l’attrazione principale era la chiesa di San Demetrio sul sangue con le sue cupole rosse e blu.

Demetrio in russo è Dmtrj, il figlio di Ivan il terribile.

Dopo la morte del padre Dmitrj fu mandato a Uglič , ma l’8 maggio 1591 fu trovato morto con la gola tagliata. Aveva 8 anni.

Ci sono varie ipotesi su questa morte, ma la più plausibile secondo la nostra guida Svetlana è che la figura più potente del tempo Boris Godnov l’avesse fatto uccidere in quanto legittimo erede al trono.

Svetlana ci ha detto che Dmtrj fu portato fuori dal giardino da uno sconosciuto che gli chiese se era Dmitrj e quando questi gli mostrò una collana che provava la sua identità, l’uomo lo uccise.

Un affresco nella chiesa rappresenta questa scena.

Il giorno della sua morte la campana della chiesa suonò per avvertire i cittadini e la gente  si riunì e la folla inferocita uccise dodici persone sospettate dell’omicidio e legate a Boris Godnov.

Mosca mandò qualcuno a investigare e la conclusione ufficiale  fu che Dimitrj aveva avuto un attacco epilettico nel giardino dove era andato a giocare e si era ucciso da solo in un incidente mentre giocava con un coltello.

Così i cittadini che avevano ucciso gli uomini di Godnov furono puniti severamente, come pure, cosa alquanto strana, la stessa campana che avevano informato della sua morte che fu rinchiusa e mandata in Siberia.

Comunque Godnov non era amato dalla popolazione e non tutti credevano che Dmitrj fosse morto e facendo forza su questo punto ci furono vari pretendenti al trono.  

Nel 1606 Il governo decise che il corpo di Dmtrj doveva essere spedito a Mosca per dissuadere altri pretendenti al trono dall’accampare pretese di successione.

Il corpo fu sepolto in una chiesa e da allora nei dintorni di questa ci furono numerosi casi di guarigione miracolosa, allora Dmitrj venne canonizzato.

E nel 1692 costruirono la chiesa di San  Demetrio sul sangue proprio nel posto dove egli era stato ucciso.

E’ sempre interessante sentire queste vecchie  storie che esprimono aspetti della natura umana sempre presenti, come le persone assetate di i potere che arrivano a uccidere e l’aspetto irrazionale e favolistico delle fiabe.