Il secondo giorno ad Avila, una città patrimonio dell’umanità in Castiglia e León, in Spagna, abbiamo potuto scalare le mura, cosa che volevamo davvero fare.
Al momento del check-out abbiamo chiesto alla receptionist dell’hotel informazioni sulle mura e abbiamo scoperto che l’ingresso era nella direzione in cui non avevamo camminato il giorno prima.
Si cammina lungo il muro della cattedrale e nell’edificio c’è un distributore automatico (con un’insegna chiara), si acquista un biglietto per 5€ a persona e si salgono le scale all’interno dell’edificio per uscire verso le mura.
Questa è sicuramente una grande esperienza.
Il tempo era bello quel giorno e la vista era superba.
Tuttavia, secondo il display del cellulare, la temperatura era di meno 1 grado.
Ma non c’era vento, quindi quando eravamo sotto il sole non faceva troppo freddo.
Si dice che le mura furono costruite più di nove anni dopo che la città fu riconquistata dai musulmani nell’XI secolo, per impedire loro di attaccare nuovamente.
La maggior parte delle parti risalgono al XII secolo.
Si dice che cristiani, ebrei e persino musulmani che si stabilirono ad Ávila unirono le forze per costruire il muro.
Secondo la guida, il muro è lungo 2,5 chilometri.
Possiede 88 torri di avvistamento e 8 porte, con un’altezza media di 12 metri ed uno spessore medio di 3 metri.
È scritto che nessun’altra cinta muraria medievale è così ben conservata.
È davvero il muro perfetto che potrebbe circondare un regno da favola.
Lo scenario delle montagne lontane viste dalla cima del muro e la vista del muro stesso sono meravigliosi.
Pittoresca era anche la brina sui tetti delle vecchie case dentro le mura e sui prati ombreggiati appena fuori le mura.
Le case appena fuori le mura, però, erano più nuove e non molto carine.
Comunque abbiamo fatto un sacco di belle foto.
Ora che ci penso, le passeggiate sui muri hanno avuto tutte successo: Lincoln in Inghilterra, Rodi in Grecia e Dubrovnik in Croazia.
Se in qualche città incontri delle mura, vale la pena salirci.
[ Gen.2023 ]