[ Lug. 2016] Ad una delle estremità del mercato, la Fiera di Kalnciems, che si tiene fuori dalla città vecchia di Riga la capitale della Lettonia, si trovava una bancarella dove una donna stava vendendo la pietra grezza dell’ambra attaccata a cordicelle.
Non era di Riga, ma di una città chiamata Liepaja sul Mar Baltico.
Ci ha spiegato che vende a Riga durante l’estate, ma va sulla spiaggia dall’autunno al periodo di Pasqua per ‘catturare’ l’ambra.
Occasionalmente trova delle gemme d’ambra con alcuni insetti all’interno, ma non le vende.
La sua motivazione è stata: “Le tengo come mio fondo pensione”.
Per lei l’ambra è viva, quindi vende queste pietre come sono.
Il volantino che mi dato affermava “catturata sulla spiaggia di Liepaya”.
Sembra che in Lettonia le persone credono che l’ambra cacci via il male, conforti la mente e mantenga il legame con i propri antenati.
La venditrice ci ha riferito “Dovreste indossare sempre le gemme”.
Quando io ho indicato una delle sue ambre sul tavolo, lei mi ha detto che “non voglio venderla e che per questo motivo è costosa: 50 euro”.
Gli orecchini erano più costosi perché “è difficile ricavare una coppia decente dalle pietre naturali”.
Ascoltarla era interessante. Desidererei potermi dirigere sul mare con lei per catturare l’ambra.