La mattina successiva ho fatto colazione sulla terrazza dove avevo cenato sempre a San Domino in Puglia nelle Isole Tremiti.
E’ stato divertente perché il cameriere al quale avevamo chiesto un succo di frutta un caffè ed altre cose, ci ha spiegato tutto, al punto che parlando dello zucchero che avevamo davanti gli occhi ci ha detto: “Lo zucchero è qui”.
Questo è un hotel semplice e lo sono anche tutti i dipendenti, il che mi piace molto.
Sembra che le persone vadano a prendere gli asciugamani dell’hotel dopo aver fatto il check-out e che ci sia anche la possibilità di farsi una doccia dopo essersi fatti il bagno.
Tuttavia, questa volta l’acqua era un po’ troppo fredda.
La cosa migliore di questa estate è che rispetto a quella degli anni precedenti ci sono prenotazioni in anticipo di due settimane.
Una cosa meravigliosa è che nella hall c’erano numerosi acquerelli a tonalità scure che assomigliavano un po’ a quelli di De Chirico.
Inoltre, scendendo verso il porto, soffiava forte il vento, il cielo era nuvoloso e faceva un po’ freddo.
Il sole veniva e scompariva tra luci e ombre.
Dato che questa zona è la Mecca delle immersioni, c’erano molte navi che salpavano per permettere alle persone di fare ciò.
Alle 10 dopo che arriva il traghetto dalla terra ferma, anche le barche turistiche lasciano gli ormeggi, ed io ho partecipato ad un tour.
Il fondo della nave era di vetro.
Per la prima volta avevo preso una barca di questo tipo ad Okinawa.
Abbiamo visitato tra l’altro due grotte e un arco di pietra che viene chiamato la roccia dell’elefante.
L’arcipelago delle Tremiti è composto da tre isole, di queste una è deserta.
Il programma prevedeva di fare il bagno, fermando la barca, nei paraggi di una zona dove una volta è annegato un santo, al largo dell’isola di Capraia ed ora c’è immersa una statua, ma quel giorno non c’era nemmeno un raggio di sole, non abbiamo potuto vedere la statua e nemmeno fare il bagno, perché l’acqua era troppo fredda.
Tuttavia, successivamente, quando sono scesa sull’isola di San Nicola, il cielo si è rasserenato e l’isola e il mare hanno mostrato la loro brillantezza.
L’acqua brillava e non riuscivo a smettere di sorridere.
Per provare a smettere, ho scattato una fotografia.
Il mare Adriatico è davvero bello.
Anche quando una volta sono andata in Croazia dalla parte opposta dell’adriatico mi sono emozionata per la trasparenza del mare.
Al centro dell’isola di San Domino, c’è una cima con una chiesa e la città che si sviluppa ai suoi piedi si chiama appunto San Domino.
Erano appena iniziati i lavori di restauro della chiesa sul colle.
Era ancora presto per il culmine della stagione turistica e non c’erano abbastanza negozi per dare svago ai viaggiatori, ma ne ho trovato uno che vendeva ornamenti fatti di ceramica.
Ho pensato fosse carino un pesce che spalancava la bocca.
Quando ho chiesto un ristorante ad una persona che lavorava lì, mi hanno detto: “Una signora originaria di Napoli senza assumere un cuoco professionista prepara cucina fatta in casa e la loro zuppa è preparata direttamente con il pesce pescato dal proprietario, è fantastica”.
Dopo tutto questo, ho scelto la cucina di casa.
Il tavolo era proprio sullo splendido mare di colore verde azzurro e ho mangiato spaghetti con le vongole e un antipasto di mare.
E’ stato interessante il fatto che il ristorante non era tanto fornito di pesce ed anche i piatti sul menu non erano molti.
Inoltre, per dessert c’era solo il sorbetto.
La signora ci ha detto: “Se preparo il dessert facendo del mio meglio, nessuno me lo chiede, ma se non lo faccio, tutti lo vogliono…”.
La signora ci ha detto che, dato che famosi cantanti italiani posseggono una villa alle Tremiti, questi sono venuti in questo ristorante, accompagnati da cameraman giapponesi.