Decisamente soddisfatti della cucina casalinga della signora di Napoli, siamo risaliti sulla barca per tornare a San Domino.
Sulla barca il gruppo di Americani che era con noi, era un po’ deluso.
L’arcipelago delle Tremiti in Italia nella regione Puglia non è molto conosciuto a livello mondiale e penso che non venga fatta una buona promozione a questo splendido posto, ma d’altra parte, Facendogli pubblicità forse c’è la paura che si possa riempire di persone cinesi.
Poiché solo i dieci americani sono rimasti delusi, penso sia comunque meglio non fargli un’eccesiva pubblicità…
A San Domino ho trovato una panchina rotta posizionata in alto, in modo che si potessero vedere le persone che facevano il bagno in spiaggia.
Quando mi sono sdraiata un po’ per riposarmi, subito mi sono addormentata. Sono stata un po’ avventata.
Mi sono completamente bruciata.
Nei pressi della panchina c’erano molte lucertole di colore verde brillante, tipo quello del tè e mi sono salite sulle gambe.
Scusate, ma mi hanno disturbato…
L’elicottero del ritorno era quasi tutto esaurito.
Ero preoccupata perché sarebbe stato disastroso non riuscire a trovare un posto vicino al finestrino, ma procedendo lentamente e con abilità alla fine sono salita ed è stato rassicurante trovarne uno.
Il Posto ridava sullo stesso lato dell’andata, ma poiché abbiamo volato con il cielo sereno è stato interessante vedere un paesaggio diverso.
Tra i passeggeri che sono saliti con me, c’era un amico e la moglie di un dipendente che lavora sull’isola e loro sono saliti senza il controllo bagagli.
Forse gratis.
Parlando con loro ho saputo che d’inverno non ci sono turisti e sembra che solo due persone utilizzino questo piccolo elicottero.
Siamo andati veramente piano e la poliziotta che stava all’aeroporto di Foggia stava lavorando insieme ai suoi due bambini.
La stessa sera ci siamo diretti a Trani, dove pernottavamo.
La città era più grande di quanto mi aspettassi e c’erano molte persone che si divertivano creando un po’ di confusione.
La strada, che penso fosse quella principale, era tutta illuminata come il millenario.
Ho pensato fossero tipo le decorazione natalizie.
Ho pensato che si stesse tenendo la festa di qualche Santo.
Quando ho provato a chiedere alle persone dell’hotel, mi hanno risposto: “E’ la prima volta che viene a Trani?…Questo lo fanno ogni settimana.” Mi sono meravigliata. Per raggiungere l’hotel in macchina siamo rimasti imbottigliati nel traffico e, purtroppo, le persone andavano su e giù in maniera confusionaria.
L’hotel non aveva il parcheggio ed ho pensato che fosse davvero difficile trovarlo.
E’ difficile crederlo, ma quando ho chiesto ad un ausiliare del traffico, mi ha fatto entrare in uno spazio riservato ai disabili all’interno di un divisorio nei paraggi del porto, che fortuna!
L’hotel dove abbiamo pernottato era fantastico.
Originariamente era un monastero e ne ha mantenuto l’aspetto.
Inoltre, entrando nella stanza sono rimasta stupefatta.
Perché era molto grande.
Aveva un letto con il baldacchino ed anche il paesaggio dalla finestra era bellissimo.
Oltre il porto si poteva vedere la cattedrale.
Per di più ciò che mi ha fatto contenta è che il bagno era davvero grande.
Aveva una grandezza tale da poterci fare un party! Mi immaginavo che, dato che era un ex convento, le stanze fossero come delle piccole celle, ma mi sbagliavo.