Zafra, nell’Estremadura, in Spagna, è una cittadina bianca dal sapore andaluso, tanto da essere talvolta chiamata la “Piccola Siviglia“.
Abbiamo soggiornato una notte all’Hotel Plaza Grande, un albergo situato nella piazza centrale di questa cittadina, Plaza Grande.
Costava poco, 54€ a notte, ma è un bell’hotel con buoni arredi e colazione inclusa.
La doccia era molto buona e le lettere dei numeri nell’ascensore erano grandi, ed è stato uno degli hotel migliori di questa vacanza.
È un piccolo dettaglio, ma man mano che si invecchia, la dimensione delle lettere sui cartelli diventa una questione importante.
Quando vedo un display alla moda ma difficile da leggere, penso: “Oh, è un lavoro dei giovani”.
La colazione era semplice, pane tostato secco che viene comunemente consumato in questa regione, spalmato con marmellata e cappuccino.
E il succo era vero succo d’arancia spremuto.
Beh, da queste parti potresti semplicemente uscire e raccogliere un’arancia, no?
L’hotel aveva un bar e un ristorante.
Il pomeriggio in cui siamo arrivati a Zafra, abbiamo lasciato i bagagli in camera e abbiamo bevuto qualcosa in questo bar.
In queste occasioni solitamente si beve Prosecco o Spritz, ma in Spagna non hanno il Prosecco.
Invece abbiamo bevuto Cava.
Hanno servito una piccola bottiglia da 200 cc (€ 4 ciascuno), che era un po’ dolce per uno spumante e facile da bere.
Dopo aver recuperato le energie, siamo subito usciti a fare una passeggiata per la città.
In questa giornata di fine dicembre la temperatura era gradevole anche senza giacca.
Credo che ci fossero circa 17 gradi.
Accanto alla vivace Plaza Grande di fronte all’hotel, c’è una più tranquilla Plaza Chica.
Rispetto al Grande, è sicuramente più piccolo e ha decorazioni natalizie meno elaborate, ma è fiancheggiato da ristoranti e bar carini.
Però erano tutti chiusi quando siamo andati a fare una passeggiata.
Il paesaggio urbano mi ricorda davvero l’Andalusia.
La strada con i negozi in fila era come Ecija, che avevamo visitato nell’autunno dell’anno prima, e la zona residenziale era come Osuna.
Adoro questo tipo di camminata senza scopo e senza consultare la mappa.
Perché la luce era forte, le ombre erano interessanti e valeva la pena fotografare lo scenario.
All’angolo di una strada ho trovato un cartello che dice espressamente “Selfie Point“.
Non ho fatto un selfie lì.
[ Dic.2022 ]