[ Ago.2020 ] Alla fine di agosto di quest’anno, inizialmente avevamo programmato di andare in Giappone, ma a causa della pandemia abbiamo dovuto cambiare programma.
Il Giappone ha praticamente adottato un quasi totale isolamento nazionale, quindi il nostro volo è stato cancellato.
Cosi’, abbiamo deciso di andare in Sardegna in Italia.
In Europa, il numero di casi di Covid-19 è diminuito per un po’, ma adesso è di nuovo in aumento.
Nel Regno Unito dove viviamo, è richiesta la quarantena di due settimane dopo il rientro dall’estero a seconda del Paese in cui ti sei recato, ma l’Italia non è inclusa per questo obbligo.
Non abbiamo sentito alcun caso che un volo sia diventato un cluster.
Lavoriamo a casa da marzo, ma pensavamo che il posto di lavoro non dovesse essere necessariamente la nostra casa ma ovunque ci sia un wifi, e questo era un altro motivo per fare questo viaggio.
Cosi’ abbiamo affittato un appartamento con Airbnb per la prima volta. era ad Alghero in Sardegna dove eravamo stati due anni fa ee abbiamo trascorso 2 settimane.
Per prima cosa parlerò del volo che era la nostra prima volta in 6 mesi e mezzo.
Abbiamo volato da Londra a Roma, abbiamo trascorso una notte e siamo volati di nuovo verso la Sardegna.
Questa volta abbiamo volato con Alitalia dopo tanto tempo, quindi siamo andati al Terminal 2 di Heathrow con Uber.
Forse perché il volo era tardi, partenza alle 20, o forse a causa del Coronavirus, l’aeroporto era quasi vuoto.
Solo i passeggeri potevano entrare in aeroporto e dovevi salutare le persone all’ingresso.
Tutti devono indossare una mascherina per il viso a casua della pandemia.
Per quanto riguarda il distanziamento sociale, devi controllarti da solo perche’ nessuno lo controllava.
La prima cosa che abbiamo notato sono stati i pannelli posizionati qua e là sulle sedie della sala d’attesa, in modo che le persone non si sedessero l’una accanto all’altra.
Ho anche notato un operaio che spruzzava sulle sedie del disinfessante.
Molti dei negozi, incluso il nostro caffè preferito nel Terminal 2, erano chiusi.
Così siamo andati in un altro che era più costoso e i cui cibi non erano così buoni.
Qui ci hanno chiesto di compilare prima un modulo, nome numero di telefono e così via prima di portarci a un tavolo.
Dopo aver mangiato un biscotto al cioccolato molto pesante e che non sono riuscito a finire, quando stavamo per pagare il conto, ci siamo resi conto che era stato applicato lo schema del governo del Regno Unito che prevede di pagare solo il 50%.
Il titolo di questo schema dice 50% di sconto, che suona molto bene, ma in realtà l’importo massimo che riducono è solo £10 e viene applicato solo in determinati giorni, quindi in realtà era uno schema con un piccolo effetto e avevo pensato che non avrebbe avuto molto effetto sulle imprese.
Ma ero contenta che fosse comunque applicato al nostro conto 🙂
Al gate d’imbarco hanno controllato la nostra temperatura.
Andava bene, ma dopo abbiamo avuto problemi.
Primo: tutti dovevano compilare un modulo Alitalia riguardante il Covid-19 e stamparlo cosa che non sapevamo, l’avevamo fatto on line e pensavamo bastasse.
Quindi abbiamo dovuto farlo in quel momento, e per questo motivo siamo saliti sull’aereo per ultimi.
Secondo: sapevamo che tutti dovevano indossare mascherine durante il volo, ma non sapevamo che Alitalia aveva una regola in più che la mascherina doveva essere di un certo tipo e noi indossavamo le nostre mascherine nere.
Cosi’ la responsabile di cabina ci ha rimproverato severamente e stavamo quasi scendendo, poi per fortuna è arrivata un altra assistente di volo che ci ha dato le mascherine che avevano di riserva.
Immagino che abbiano qualcuno come noi su ogni volo, ma sono rimasto colpita dal loro atteggiamento, che ci hanno rimproverati così seriamente.
Nessuno sa ancora cosa sia realmente il Coronavirus e in questa fase i non professionisti come noi devono seguire quello che dicono i professionisti del settore medico.
Più le persone si comportano come vogliono, maggiori saranno le difficoltà che il paese subirà.
Per certi versi guardavamo dall’alto in basso Alitalia come azienda in pericolo di fallimento, ma non dobbiamo sottovalutarli, ho pensato questa volta.
E quando stavamo scendendo, si sono organizzati per farci fare la fila uno alla alla volta per mantenere le distanze, il che è stato un processo lungo, ma mi sentiva molto più sicura.
Quando siamo arrivati a Roma era molto tardi, quasi mezzanotte.
Avevamo prenotato un hotel chiamato Comfort Hotel Rome Airport e sapevamo che avevano un servizio navetta, quindi li abbiamo chiamati.
Poi l’addetto alla reception in persona è venuto a prenderci, chiudendo l’hotel.