[Maggio 2017]
Nel nostro week end a Roma in Italia, dopo aver mangiato in abbondanza per il pranzo abbiamo fatto il check in in Hotel.
Entrati nella stanza anche perché ci eravamo svegliati presto per partire eravamo stanchi e abbiamo deciso di fare
un pisolino, ma ci siamo addormentati profondamente e quando ci siamo svegliati erano già e 7.
Volevo vedere un chiesa e altri posti, ma ormai già erano chiusi.
Non si poteva fare nulla, vedendo la mappa abbiamo visto che si arrivava facilmente a piedi a Piazza di Spagna e ci siamo diretti là.
Per fortuna che in questa stagione fa notte tardi e c’era ancora tanto tempo.
La prima cosa che si nota passeggiando per Roma sono gli alberi di pino.
Questi pini sono particolari, con il lungo tronco che si stende esile in alto e poi la chioma che si espande, solo nella parte alta.
Mentre guardavo i pini abbiamo camminato abbastanza e siamo arrivati alla scalinata di Piazza di Spagna.
Da qui, mentre piano piano si faceva scuro, abbiamo guardato il panorama di Roma.
La famosa scalinata di Piazza di Spagna è stata fatta nel 1717 per facilitare l’accesso a Trinità dei Monti, la chiesa del XVI secolo che si trova in cima.
Non li ho contati, ma sembra siano 138 gradini.
Si chiama gradinata di Piazza di Spagna per la semplice ragione che qui c’era in quel tempo, l’ambasciata spagnola.
Nel XVIII e XIX secolo era ritrovo di artisti e bohemien.
E’ un posto famoso per il fim di Holliwood di tanti anni fa “Vacanze romane”, ma la scalinata è comparsa anche in altri film come “Il talento di Mr. Ripley” il remake del film “In pieno sole”, dove c’era un bravissimo Alain Delon.
Dopo scesi i gradini di piazza di Spagna abbiamo passeggiato lungo la famosa via dei negozi di moda, Via Condotti.
I negozi erano già chiusi, quindi ci siamo divertiti a guardare solo le vetrine.
Nel mezzo si collega a via del Corso. Se si va a sinistra c’è il Vittoriano, a destra Piazza del Popolo.
Non veniamo a Roma da tre anni e mezzo, ma un po’ mi ricordo la geografia.
Abbiamo superato Piazza del Popolo e da lì siamo andati verso il Tevere.
Sul Tevere cerano delle barche. Alcun sembravano posti dove la gente abitava, altri erano ristoranti e bar.
Essendo sabato sera sera c’era un andirivieni di gente ben vestita che andava nei ristoranti. La gradinata che scendeva al fiume era abbastanza lunga e pensavo sarebbe stata dura per lororisalirla per tornare a casa.
Abbiamo attraversato il ponte Regina Margherita e passeggiando nell’altra sponda siamo tornati indietro dal ponte Cavour.
Speravo che dal ponte Cavour si vedesse Castel San’t’Angelo, ma non si vedeva per niente. Questa cosa mi ha fatto ricordare che Roma è una grande città.
Mio marito mentre camminava diceva tutto il tempo: “Certo che Roma è una bella città”.