[Maggio 2017] Nella città di Mikulov, in Moravia, nella Repubblica Ceca, in cima a a una collina c’è un castello chiamato Mikulov Chateau.
L’aspetto del castello mi ricordava quello di Meissen che avevamo visto in Germania due anni fa.
C’era anche lo stesso tetto con gli occhi.
La storia di questo castello risale al 13mo secolo. Ma il periodo di massimo splendore era stato il 1575 quando la potente famiglia aristocratica austriaca, dei Dietrichsteins ne prese possesso.
Questa famiglia aveva tenuto il castello fino al 1945, ma ora era diventato il museo della storia di Mikulov.
Nel 1945 era stato molto danneggiato dagli attacchi dei tedeschi, ma dopo 1945 fu ricostruito esattamente com’era grazie agli sforzi della popolazione.
Noi siamo arrivati fini al giardino. Sulla guida era scritto che si poteva entrare solo prenotando un tour di due ore, così abbiamo rinunciato ad entrare.
Se si guarda il castello da davanti ha un aspetto austero e severo, se lo si guarda da dietro le con la torre al centro attorniata dagli altri edifici l’immagine vista sembra più bella e delicata.
Mi è sembrato che ci fossero tanti stili architettonici di diversi periodi che si sovrapponevano.
Abbiamo visto il panorama del castello da dietro dalla torre di guardia sulla Collina della capra (Kozi Hradek).
Qui c’erano erano i resti del forte costruito nel quindicesimo secolo per proteggere la via commerciale che collegava Brno, la capitale della Moravia, con Vienna in Austria.
C’era un bel cielo sereno e i tetti arancioni della cittadina vi si stagliavano contro e il tutto era molto bello.
Sul lato c’era una collina ancora più alta, chiamata “la Collina sacra” (Svaty Kopecek), sulla cima c’era una cappella bianca.
Se fossimo saliti là avremmo visto un panorama ancora più ampio.
Lungo la strada per andare alla Collina delle capre abbiamo visitato una sinagoga.
In questa città dalla prima metà del sedicesimo secolo si era stanziata una comunità ebraica, che al suo apice aveva raggiunto una popolazione di 3500 persone.
A quei tempi avevano 12 sinagoghe e avevano anche ottenuto un sistema di autogoverno indipendente.
Durante la seconda guerra mondiale la comunità era stata distrutta e dopo la guerra non era stata ricreata.
Attualmente solo la sinagoga che abbiamo visitato è stata recentemente restaurata e rimane come museo.
Dietro la sinagoga si estendeva un ampio cimitero ebraico.
Pensando che la Collina delle capre fosse prima, abbiamo deciso di arrivarci a piedi attraverso il cimitero e siamo rimasti stupiti dalla quantità di tombe e dalla sua estensione.
Ci sono circa 4000 tombe e la più antica è del 1605.
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