[Novembre 2017]
Nel nostro breve viaggio in Abruzzo, nell’Italia centrale il giorno successivo, ci siamo diretti in un piccolo paese di circa 2000 abitanti situato a una trentina di chilometri andando da Pescara, la città sulla costa dove pernottavamo, verso l’interno: Fara Filiorum Petri.
Qui ci siamo incontrati con un altro amico.
Lui ci aveva invitato in questo posto perché, proprio in questo giorno, era qui per un collegamento video tra i cittadini di Fara e quelli di Sukagawa, una città nella regione di Fukushima in Giappone, dove quel giorno s svolgeva una festa del fuoco.
Sono andata a vedere su internet e ho visto che nella festa del Taimatsu Akashi, che si svolge da più di 400 anni vengono accese delle grandi torce alte fino a 10 metri.
Pare sia una delle tre più importanti feste del fuoco in Giappone.
Purtroppo quando siamo arrivati noi, le grandi torce già avevano finito di bruciare.
Il motivo per cui in questo piccolo paese assistevano a questa festa è perché anche qui c’è una festa che somiglia moltissimo a quella giapponese.
E’ la Festa delle Farchie dedicate a Sant’Antonio e mentre il Taimatsu Akashi giapponese si svolge a novembre le Festa delle Farchie si svolge alla metà di gennaio.
Una professoressa di inglese, che stava assistendo al collegamento video con la festa giapponese, ci ha fatto da guida.
Il tutto è iniziato nel 1799.
Quando l’ esercito francese arrivò sotto la collina del paese San Antonio apparve nelle vesti di un generale e fece incendiare il bosco di querce circostante. Tra le fiamme i francesi ebbero l’illusione di vedere una grande armata e si ritirarono.
In ricordo di questo episodio gli abitanti del paese accendono delle grandi colonne di canne chiamate farchie.
In un edificio del comune c’erano delle copie delle farchie e delle foto della festa.
Le grandi torce sono fatte di canne messe insieme e hanno un diametro maggiore di un metro e un’altezza di 10.
La signora ci ha raccontato che in passato ogni contrada del paese faceva a gara a chi faceva la farchia più grande, ma negli anni’70 ci fu un incidente con un morto, e ora le dimensioni delle farchie sono state fissate a 10 metri e ogni anno i carabinieri eseguono un controllo.
Le farchie sono portate coi trattori davanti alla piazza di fronte alla chiesa di Sant’Antonio e lì accese.
Durante la festa si eseguono canzoni popolari e ovviamente si mangia e si beve.
Già dal mese dopo la festa, in base anche alla luna, si iniziano a raccogliere le canne per la festa dell’anno successivo.
E’ un piccolo paese dove l’età media sembra sia abbastanza alta, ma sembra sia molto conosciuto a Fukushima in Giappone e ora sono in contatto costantemente per cercare di legarsi come città gemellate.
Mi piacerebbe assistere una volta a questa festa..