[Settembre 2018] Anche l’ultimo giorno a Lviv in Ucraina abbiamo visto molte cose.
La mattina abbiamo continuato il giro turistico per Lviv.
Per prima cosa abbiamo visto la statua di Shevchenko nella larga strada, che è tipo un parco che di fronte al nostro hotel e che si chiama Pospekt Svobody, che significa “Viale della libertà”.
Anticamente questo viale pare fosse un fiume.
Shevchenko è un famoso poeta ucraino che abbiamo visto anche a Kiev.
Questa statua è stata finanziata dalla comunità ucraina che vive in Argentina.
C’è una copia più piccola di questa statua a fianco e dietro sul retro dello sfondo del documento ci sono delle incisioni che rappresentano incise le tragedie del popolo ucraino.
In un’immagine c’erano tre monaci che dividevano la nazione in tre parti e la nostra guida Julia ci ha detto “guarda c’è un monaco che prende l’Ucraina orientale inclusa la Crimea“.
In uno di questi viali c’è il Teatro dell’Opera e del balletto.
Di fronte c’è una fontana, ma all’epoca sovietica c’era una statua di Lenin.
E’ uno dei più bei teatri in Ucraina e compete, per a sua bellezza, con quello di Odessa.
Julia ha detto che molti pensano fossero stati costruiti dallo stesso architetto, ma non è vero.
Quello di Lviv è stato costruito nel 1900 da un architetto polacco chiamato Zygmunt Gorgolewski.
Il nome del teatro è “Solomiya Krushelnytska“.
Era un soprano che debuttò in questo teatro.
Aveva studiato a Milano in Italia e anche suo marito era italiano.
La Madam Butterfly di Puccini qui fu un fiasco, ma fu un grande successo quando misero lei come protagonista principale.
Abbiamo visto la sua statua nel teatro.
Il teatro può ospitare 1000 persone e siccome il piano terra è ben progettato tutti possono uscire dal teatro in soli tre minuti.
Anche le tende del palco hanno una funzione antincendio e pesano circa tre tonnellate.
Sopra al palco è dipinto un leone ed è uno delle 4500 immagini di leoni presenti a Lviv.
Il leone è il simbolo della città e lo stesso nome Lviv, Leopoli, pare venga da Leone”.
Ci sarebbe piaciuto davvero vedere uno spettacolo in questo teatro, ma quando eravamo lì c’era solo un’opera contemporanea, un genere che non ci piace tanto.
Magari la prossima volta.
Julia prima faceva l’insegnate di inglese.
Una volta lavorò come guida per sostituire una guida che si era ammalata e la gente le aveva detto “Perché non fai la guida?” e lei così aveva fatto.
Ha detto che la Storia non le piaceva molto, ma le piaceva far conoscere la propria città alla gente.
La sua famiglia viveva lì da tre generazioni.
Ci ha detto che il problema con quel lavoro è che non poteva pianificare cose prima, perché non sapeva quando l’agenzia l’avrebbe chiamata per lavorare.
Ci ha detto che quando aveva due lavori in un giorno il marito era contento, perché tornata a casa era troppo stanca per parlare.