Volevo fare un viaggio in treno.
Fare lunghi viaggi, anche passando per stazioni che conosco bene, mi ispira un’idea di romanticismo.
Questa volta è stato un viaggio da Milano in Italia, a Nizza in Francia.
Prima di tutto vi parlerò del modo in cui ho acquistato il biglietto.
Non è possibile comprare un biglietto per Nizza alla stazione centrale di Milano.
E’ sempre un paese latino che si trova molto vicino, ma sembra ci sia un alto recinto che impedisca di vederlo.
Alla fine ho comprato su internet due biglietti separati, uno da Milano a Ventimiglia e l’altro da Ventimiglia a Nizza.
Mi aspettavo che il treno per un viaggio di 5 ore fosse simile al nuovissimo modello “Freccia Rossa”, ma essendo gli scompartimenti uguali a quelli del vecchio modello, sono rimasta un po’ delusa.
Lo scompartimento era pieno e ci entravano 6 persone.
Appena ho sistemato i bagagli, una signora che si trovava di fronte a me e che ho scoperto avesse superato i quarant’anni (sebbene fosse magra e si truccasse in modo giovanile), si è rivolta a me in inglese.
Da quel momento non abbiamo smesso di parlare.
Oh, che italiana loquace.
L’uomo di fronte a me sulla destra, sembra che fosse tornato dal Giappone appena il giorno prima e gradualmente è entrato nel vivo della conversazione.
Era la prima volta che andava in Giappone, ma sembra si sia innamorato a prima vista visto che mi ha detto: “Il Giappone è una malattia contagiosa”.
Dopo aver parlato molto, quando ognuno è sceso, ci siamo lasciati come se fossimo amici di lunga data, ma è stato un incontro di circostanza, senza neanche chiedere il nome o scambiarsi l’indirizzo.
Penso che il ruolo degli scompartimenti sia proprio questo, creare “compagni di viaggio”.
Successivamente, a Ventimiglia ho cambiato treno, ho preso un’elegante linea locale e sono arrivata a Nizza senza problemi.
Tuttavia, appena sono arrivata, mi è successa una cosa sgradevolissima.
Avevo deciso di prendere un taxi fino all’hotel Grimaldi, ma il tassista si è rifiutato di farmi salire a bordo.
Mi ha detto: “L’hotel Grimaldi? Si trova proprio qui.
Ci vogliono al massimo due minuti”.
Quando ho iniziato a camminare non ho trovato proprio niente.
Non mi sono persa,e, anche se sono arrivata direttamente lì, credo di aver impiegato buoni 20 minuti.
Per di più, avevo i bagagli.
In generale voglio credere che siano numerosi i tassisti che sono brave persone, ma non essendo pochi quelli che non lo sono, non fatevi ingannare.
Se ci si trova per la prima volta in un posto e si rifiutano di farti salire su un taxi, rimani davvero scoraggiato ed è inevitabile che tu abbia una brutta impressione di quella città.
E’ una grande responsabilità quella dei tassisti.
Alla fine sono arrivata all’ hotel Grimaldi.
Era presentato come un hotel a 4 stelle, ma pur volendo essere buoni, poteva averne al massimo 3.
La camera era stretta, il ventilatore non funzionava.
Anche la cassaforte era rotta.
Inoltre, con mia grande sorpresa c’era il telefono senza linea telefonica e non ci si poteva mettere in contatto con nessuno! Che scandalo.
Comunque, l’armadio a muro mi sembrava buono ed è stato divertente utilizzare internet come volevo senza limiti.
Io penso che anche questo sia in qualche modo un errore, ma questa è una mia impressione.
Inoltre, dato che lo staff dell’albergo era molto disponibile, in linea di massima la mia impressione non è stata del tutto negativa.
Era notte ed avevo un po’ fame.
Sono andata in un Wine bar, “Vinomania”, che ho trovato lungo la strada che avevo percorso dalla stazione per arrivare all’hotel.
C’erano vini famosi sia italiani che francesi, ma anche noti vini che venivano da tutto il mondo.
Pensando fosse meglio chiedere consiglio al gestore della vineria, dato che era stato molto cortese, ho ordinato un bicchiere di vino e l’ho pagato anche 8 euro.
Io, essendo abituata allo stile inglese dove ti versano 250 ml e ti riempiono il bicchiere fino all’orlo, quando ho visto la piccola quantità ho detto ”Eh?”.
Inoltre, versandomi il vino dalla bottiglia ho visto persino che ha fatto una piccola aggiunta.
Tuttavia il piatto di salame prosciutto e formaggio che ho mangiato per stuzzicare e il dessert erano ottimi.
Era la prima volta per me a Nizza e ho accumulato delle esperienze negative, ma nonostante ciò, la città e bella!