L’isola degli armeni

L’isola degli armeni

[Aprile 2017]

Tra le isolette vicine intorno a Venezia c’è l’isola degli armeni.

Mio marito ha trovato quest’isola mentre programmavamo il viaggio guardando le varie isolette su internet.

E’ un isoletta a 2 Km a sud est di Venezia che si chiama San Lazzaro degli Armeni, una volta al giorno c’è la possibilità di fare una visita guidata al monastero che sta sull’isola e siccome ci sembrava una cosa abbastanza particolare abbiamo deciso di andarci.

L’Armenia è una nazione che quando ci siamo andati ci è piaciuta molto e avendo mio marito a Londra molti amici armeni la sentiamo in qualche modo molto familiare.

Pensavamo che la gente che visitava quest’isola fosse solo curiosa come noi, ma ci sbagliavamo.

Anche il vaporetto che era usato come mezzo di trasporto per il tour era pieno zeppo.

La maggior parte erano armeni della diapsora.

C’erano tre tour in italiano, armeno e inglese, ma c’erano molti francesi che si sono lamentati perché non c’era il tour in francese.

Prima di arrivare nell’isola eravamo sicuri che ci fossero le chiese dai tetti appuntiti tipiche dell’Armenia, ma non era così.

Questo posto era un lazzaretto dei lebbrosi nel medioevo e poi era stato abbandonato, poi nel 1717 era stato dato a un monaco che fuggiva dai turchi di nome Mikhitar Sebastasi.

Adesso oltre che un  monastero con 14 monaci, è anche un istituto di istruzione dove si insegnano anche altre materie oltre alla teologia. L’uomo che ci faceva da guida era uno studente.

Da una parte era un armeno fiero di esserlo ed era fiero degli alti risultati di questo istituto di istruzione e del fatto che ci fossero conservati tesori di interesse mondiale, dall’altra emergeva nel volto un’espressione di autoironia perché questo posto non era molto conosciuto nel mondo.

Tra le persone famose qui nel 1816-17 c’era stato Lord Byron e studiando lingua armena aveva scritto un vocabolario inglese-armeno.

La cosa interessante era la biblioteca di forma circolare un cui era conservati i manoscritti.

Stando al centro di questa e parlando c’era uno strano effetto di eco, come se la propria voce arrivasse da fuori, ma le persone attorno continuavano a sentirla normalmente.

Quest’isola, anche se solo per una volta, a un certo punto è stata conosciuta anche in Giappone.

Nel 2015 infatti il padiglione armeno, che era ospitato in quest’isola ha vinto il Leone d’oro.

Il 2015 era il centenario del massacro degli armeni operato dai turchi.

La Turchia non ancora riconosce che si trattò di genocidio. La nostra guida ci ha spiegato che se i soldati uccidono altri soldati è guerra, ma se i soldati uccidono i civili allora è genocidio.