L’ultimo giorno a Porto in Portogallo, spinta da un sentimento nostalgico, ho provato a prendere un mezzo che percorresse la città, quale ad esempio un autobus turistico a due piani.
Durante questo viaggio fino alla fine il cielo non è stato quasi mai sereno e, al secondo piano dell’autobus soffiava un vento freddo.
Se penso alla città di Porto mi viene sempre in mente il freddo.
Ma è stato molto interessante andare verso l’oceano Atlantico e vedere per la prima volta la foce del fiume Douro.
Grandi onde infuriavano e si scagliavano sulla costa.
Tra l’altro, come detto in precedenza, il fatto che in città ci siano numerosi affascinanti palazzi che sembra quasi stiano crollando e che vengano lasciati in decadenza, insieme al fatto che l’industria del vino Porto sia al tramonto, mi ha fatto pensare che questa fosse una città povera, ma, quando con l’autobus abbiamo lasciato il centro città e siamo andati in periferia, ho visto che c’erano numerose residenze di lusso di cattivo gusto.
Credo che i palazzi del centro città completamente piastrellati, siano belli perché antichi, se fossero nuovi di zecca, forse non lo sarebbero.
Questo è il gusto dei cittadini di Porto.
Anche a Porto come in altre località turistiche il modo di stendere la biancheria è da notare.
Stendono i panni sapendo che vengono visti senza dubbio dalle altre persone.
La biancheria si riflette sui palazzi decadenti.
Nella zona maggiormente turistica, lungo il fiume Douro, ho avuto l’impressione che i panni fossero bianchi, ma che fossero stesi in ordine dai più piccoli ai più grandi, partendo dalle calze.
Vi sembra un po’ esagerato?
Inoltre, la foto a sinistra mostra l’interno della libreria Lello che si dice sia la più bella libreria del mondo.
Sembra sia stata aperta nel 1869, ma solo all’inizio del XX secolo è stata allestita così come la si può vedere oggi.
Ovviamente si tratta di una libreria che vale la pena visitare.
Concludendo questo viaggio, mi soffermo nel dire che il Portogallo ora è in crisi economica.
Sta chiedendo aiuto alla Banca Centrale Europea (B.C.E) e all’Unione Europea (U.E,).
Sarebbe bello se le persone di buon cuore non avessero problemi.
Io penso che in paesi quali l’Italia e il Portogallo, l’economia, della quale non mostro le cifre, si sta sicuramente sviluppando.
Se si guarda il mondo soltanto dal punto di vista ebraico del sistema anglosassone, si finisce spesso per fraintendere e sbagliare la realtà effettiva delle cose.