Il giorno successivo abbiamo fatto una passeggiata per la zona di Budapest che si estende intorno al castello di Buda.
Era un luogo molto affollato da turisti.
Quando si guarda il Danubio dal Bastione dei Pescatori che circonda la Matthias Church, il Parlamento si trova esattamente dentro un arco.
E’ una vista dove tutti scatterebbero almeno una volta una fotografia.
A proposito, la prima volta che ho visitato questa zona, sulla cima del Parlamento era ancora affissa una stella rossa.
All’interno dell’arco del Bastione hanno fatto una sala caffè con musica dal vivo.
La volta precedente che ero venuta pensavo che la caffetteria fosse solamente una ma facendo un giro intorno al forte ho visto che sono aumentate.
Nella città di Buda le case sono molto colorate ed hanno i tetti di grandi dimensioni, sono quelle tipiche dell’Europa dell’Est.
E’ divertente che ci siano anche delle case che hanno due finestre piatte di forma semicircolare in mezzo al tetto e che sembrano i suoi occhi.
Tetti di questa forma ne ho visti spesso in zone quali la Romania e la Transilvania.
C’era una strada con molti negozi di souvenir e caffetterie.
Quando sono entrata in un negozio che sembrava un piccolo stand e ho provato a dare un’occhiata, c’erano delle bambole che ho pensato fossero fatte di legno.
Dato che erano molto delicate, appena ho provato a guardarle più da vicino prendendole in mano è successo un guaio!
La signora del negozio con grande vigore mi ha detto: “Non toccare!”.
Proprio in quel momento erano presenti altri clienti e pur avendo capito che lì non si può toccare con le mani, quel comportamento mi ha davvero sorpreso.
Ebbene credo che i suoi clienti fuggiranno.
Non solo in questo negozio, durante il mio viaggio, anche in seguito mi è successa la stessa cosa.
Il fatto che i commessi e i gestori dei negozi abbiano un comportamento simile è inammissibile per il capitalismo e solo successivamente ho pensato che la causa di ciò potesse essere il lascito di un aspetto negativo del socialismo.
Un altro obiettivo della passeggiata di oggi era quello di cercare un pigiama.
Anche questa volta non ho preparato molto bene il mio viaggio e mi sono dimenticata numerose cose.
Cercavo una t-shirt e un paio di pantaloncini da ginnastica, ma nei negozi di souvenir sono numerose quelle che hanno un logo, però non ci sono le magliette di sotto.
Quindi, cambiando il mio programma, invece di un pigiama, ho comprato una gonna bianca di cotone e una camicetta ricamata molto carina che vendevano in un negozio.
E’ ottimo come pigiama estivo e va bene anche per essere indossato in spiaggia.
Inoltre è anche un ricordo.
Dal colle di Buda, Per la prima volta ho provato a scendere con la funicolare.
Era vietato salire sul primo vagone.
Io, per arrivare all’ultimo sono stata un po’ maleducata, ma alla fine sono riuscita a sedermi e ho visto il paesaggio dal finestrino.
E’ stato velocissimo, ma vedere proprio di fronte agli occhi il Ponte delle Catene è stato molto divertente.
Scendendo nella parte più bassa, ho intravisto il tunnel che attraversa il colle, sono passata al di là del ponte delle catene e mi sono diretta verso Pest.
Da qui, facendomi forza, avevo pensato di allungare a piedi verso Piazza degli Eroi ma dato che ero stanca, ho fatto una sosta in una caffetteria nelle vicinanze.
Volevo anche andare in bagno.
Prima di tutto mi sono seduta, ho pensato di ordinare dopo essere andata in bagno, ma la toilette non era aperta.
Non so come, sullo scontrino di ciò che avevi comprato c’era scritto un numero “magico” per aprire la porta della toilette e se non lo avevi questa non si apriva.
Anche in seguito mi è capitato di incontrare “bagni che non si potevano utilizzare gratis”.