Il primo giorno a Firenze, siamo rimasti nel nostro hotel fino a quando non è diventato buio.
Questo perché nel pomeriggio c’è stato un terribile temporale.
Era incredibile che il sole splendesse poco prima, e improvvisamente è diventato nuvoloso e ha cominciato a cadere molta pioggia.
C’e’ stato quasi subito un fulmine molto molto forte.
Non so quanto e’ durato il temporale, ma dopo un po’ è tornato di nuovo il sereno.
Dalla nostra camera con una bella vista, si poteva vedere a poca distanza Ponte Vecchio con il tramonto sullo sfondo.
Poi, dopo il tramonto, siamo usciti e, vedendo il nome della strada accanto all’hotel, mio marito ha detto: “Oh, questa strada“.
Si chiama Via dei Georgofili.
Apparentemente questa strada è famosa come il luogo in cui è la mafia fece un attentato.
Un po’ più avanti, c’era una targa che lo spiegava.
All’inizio del 1993, dopo molti arresti di mafiosi siciliani, la mafia terrorizzò la nazione per impedire ai mafiosi già arrestati di trasformarsi in informatori.
Le azioni terroristiche furono intensificate e l’esplosione in questa strada nel maggio dello stesso anno fu una di quelle.
Questo attacco terroristico a Via dei Georgofili ha ucciso una famiglia di quattro persone e uno studente e 33 persone sono rimaste ferite.
Questa strada è proprio accanto alla famosa Galleria degli Uffizi, e si dice che lo scopo fosse quello di far saltare in aria il museo.
In questo periodo, la mafia e le autorità erano in stato di guerra.
Si dice che la gente fosse molto arrabbiata dopo che due pm, Falcone e Borsellino, che avevano preso una posizione dura nei confronti della mafia e avevano un grande sostegno da parte della popolazione furono uccisi per ordine di Riina nel 1992.
Quest’uomo, Riina, era così piccolo da essere chiamato “Toto ‘u Curtu”, ma sembra che avesse un potere che nessuno dei boss mafiosi aveva mai avuto prima.
È stato lui a infrangere la regola non scritta della mafia che le donne, i bambini e la popolazione in generale non dovevano essere uccisi.
Secondo la sua biografia, e’ sospettato di aver ucciso anche i suoi stretti subordinati, il che mi ha ricordato il dittatore Stalin.
Riina è morto in prigione nel 2017.
Sulla Via dei Georgofili, c’era una scultura chiamata “Albero della Pace” in memoria delle persone morte in quell’atto terroristico.
E’ stata installata quest’anno.
Ebbene, dopo che ci siamo allontanati da qui, siamo usciti in una strada dove i giovani facevano la fila.
Apparentemente, era una fila per comprare un panino con prosciutto.
Sono certa che deve essere straordinariamente delizioso.
Sarebbe bello se potessimo rimanere a Firenze per circa un mese come abbiamo fatto a Edimburgo, e mi piacerebbe provare anche queste cose.
Andando oltre, abbiamo visto illuminarsi la nostalgica chiesa di Santa Croce.
Non siamo entrati in questa chiesa in questo viaggio, ma in passato mi sono quasi sempre fermato a fare acquisti alla Leather School che si trovava più indietro all’interno di questa chiesa in un ex monastero.
La chiesa di Santa Croce si trova ad est del centro della città vecchia, e più a est di qui era un mondo sconosciuto per me, quindi abbiamo evitato di camminarci di notte e siamo tornati in centro.
Poi abbiamo preso un cocktail sulla terrazza sul tetto del nostro hotel e il primo giorno a Firenze era finito.
[Sett. 2021]