[Settembre 2017]
Nella nostra visita guidata nell’isola di Zante in Grecia dopo le grotte blu ci siamo recati nella celebre Spiaggia di Naufragio.
Dal punto di vista geografico la Grotte blu sono all’estremità nord dell’isola, e la Spiaggia del Naufragio (o del Relitto) è nella parte nord-est.
Lungo il tragitto siamo passati per un villaggio che penso si chiami Volimes, in cui si vendevano bei prodotti di tessuto di artigianato locale, in cui mi sarebbe piaciuto fermarmi.
Alla Spiaggia del Naufragio si può arrivare solo dal mare.
Nel nostro giro turistico non era previsto di andare sulla spiaggia, ma solo di vederla dall’alto.
Essendo il luogo turistico più famoso dell’isola il parcheggio era stracolmo.
La nostra guida Katerina ci ha detto che ora era la fine di settembre e di provare a immaginare cosa doveva essere a luglio o ad agosto.
I punti da cui si possono osservare la spiaggia sono due: una è una piattaforma artificiale, uno è un rilievo naturale.
Poiché per andare alla piattaforma c’era la coda abbiamo deciso di andare sul rilievo.
Prima di vedere la spiaggia ho visto il mare è ho fatto un’esclamazione di stupore.
Penso di non aver visto prima qualcosa di così azzurro come questo.
Il blu del mare viene spesso paragonato alle pietre preziose, allo smeraldo o al turchese, ma questo non poteva essere paragonato a nessuna di queste. Forse all’agata blu.
Mi ricordo di aver visto un altro colore così sorprendente in passato, il Varadero a Cuba, ma quello era come un azzurro fluorescente.
Questo era un azzurro più forte.
Siamo andati in cima al promontorio che era alto circa 250 metri e ho allungato il collo per vedere la spiaggia.
Valeva la pena.
Dovevo anche combattere la mia paura delle altezze.
C’era molta gente sulla spiaggia dove il relitto era arenato e c’erano molte barche nell’acqua che conducevano là i turisti.
Il nome di questa spiaggia era originariamente Navagio, ma è famosa come Spiaggia del Naufragio, perché nell’ottobre del 1980 una nave che contrabbandava sigarette, il Panagiotis, fece naufragio e si arenò e da allora è stata lasciata su questa spiaggia.
Sulla nostra guida era scritto che un fotografo di nome Stravos Marmatakis abitava in una casa qui vicino e trovò molti pacchi di sigarette nella cantina.
La proprietaria della casa le aveva detto che le aveva prese dal relitto.
Marmatakis si incuriosì e le chiese di condurla sul posto per fare alcune foto della spiaggia.
Le foto divennero cartoline di successo, perciò la spiaggia divenne così famosa.
E in più è diventata famosa tra i fan dei cartoni animati giapponesi, perché il posto appariva come nascondiglio del protagonista nel film di animazione Porco Rosso del regista giapponese Hayao Miyazaki.
Non ho mai visto questo film di animazione, ma ora voglio vederlo.
Mentre camminavo sul promontorio Katerina ha guardato sotto a una piccola spiaggia vuota e ha detto che pensava fosse l’ultima spiaggia privata.
Sembrava molto bella e ci sarebbe piaciuto averla tutta per noi.