[Aprile 2018]
A Milano in Italia, gli aeroporti più importanti sono Linate e Malpensa, però a una quarantina di chilometri a nord est c’è anche un aeroporto a Bergamo, ed è particolarmente usato da alcune compagnie aeree low cost come scalo di Milano.
Ultimamente capita che prendiamo i voli da e per questo aeroporto.
Siccome il volo partiva di sera tardi abbiamo passeggiato un po’ per Bergamo.
La parte nuova della città è in pianura, quella vecchia e sulla collina.
Siamo saliti nella parte alta con la funicolare e dalla stazione da cui siamo scesi seguendo la via principale sulla sinistra si estendeva Piazza Vecchia.
La piazza circondata da edifici storici, è in se stessa interessante da vedere, ma andando dritto, superando questa piazza, ci si trova davanti a una bella chiesa.
Si tratta della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Quando ci sono entrata la prima volta, non mi aspettavo che fosse di una bellezza da farmi esclamare ad alta voce.
Anche stavolta era bella da togliere il respiro.
Questa chiesa ha una lunga storia. Il piccola guida che ho acquistato diceva che i lavori di costruzione erano iniziati il 15 agosto del 1137 ed era stata consacrata il 25 marzo del 1273.
All’inizio era stata costruita come un’ala del duomo, ma nel quindicesimo secolo era divenuta una chiesa a sé.
Oggi come oggi è considerata una delle più belle tra le numerose chiese italiane.
Ovunque ci sono pitture e sculture.
Qui tra stili e opere che differivano a seconda dei vari periodi i miei occhi sono stati attratti da un affresco che si trovava sulla parete a sud che rappresentava l’albero della vita.
Sebbene fosse stato fatto tra il 1342 e il 1347 i colori erano ancora brillanti.
Nella parete a nord c’erano anche lì affreschi “L’ultima cena”, Sant’Eligio che aiuta un cavallo e altro.
Questi erano della metà del quattordicesimo e anche questi erano molto belli.
Dietro la porta aperta si vedeva unpo’ anche un altro affresco, ma l’addetto che stava lì ha chiuso la porta
Penso che l’area aperta al pubblico sia piuttosto limitata.
Mi ha ricordato l’area privata che c’è nella cattedrale di Chieti che abbiamo visitato lo scorso autunno.
Appena usciti siamo entrati nella cattedrale che è proprio l’ vicino.
Il depliant che abbiamo ricevuto all’entrata diceva che la chiesa risale al quinto secolo, ma è stata rimaneggiata e ricostruita e la chiesa attuale risale al diciannovesimo secolo.
Anche questa è stupenda, ma paragonata a alla chiesa adiacente di Santa Maria Maggiore è più luminosa e semplice.
La cripta è ancora più moderna ricostruita nel 1979.
C’erano i sepolcri dei vescovi allineati nella parte moderna.
Ce n’erano alcuni senza nome e mi hanno detto che erano per i futuri vescovi e mi chiedo come si senta il vescovo attuale riguardo a questa cosa.
Forse un po’ come quelli che acquistano la tomba nello spazio, quando sono ancora vivi.
In una piccola stanza nella cattedrale abbiamo visto la statua del papa buono.
Abbiamo visto un’altra statua sua, di Giovanni XXIII l’anno scorso a Burano.
Lui è nato nei dintorni di Bergamo.