[Novembre 2017]
Nel secondo giorno del nostro viaggio in Abruzzo nell’Italia centrale, siamo andati verso l’interno a circa 13 kilometri da Pescara a visitare la città di Chieti.
Questo viaggio era sia di piacere che di lavoro e anche per far visita a degli amici e la città natale dei nostri amici era Chieti.
Chieti è una città ricca di storia, con la parte vecchia della città che sorge su una collina.
Ma prima della visita ci siamo dedicati al lavoro.
Siamo andati in banca.
Qui la cosa che mi ha colpito sono i rapporti tra le persone.
Un membro della famiglia del nostro amico ha detto della donna che si stava occupando della nostra pratica che la conosceva da quando era nata.
Quando è arrivato il direttore ha detto la stessa cosa proprio del nostro amico:”Lo conosco da quando è nato”.
Poi parlando è venuto fuori che il figlio del direttore era andato all’asilo con un’altra nostra amica presente.
Chieti è una città la cui popolazione supera i 50.000 abitanti, ma forse poiché è una comunità abbastanza chiusa, la società è basata su un rapporto di reciproca fiducia tra le famiglie che si è creato generazione dopo generazione.
Essere immersi in questo contesto ha sicuramente anche degli aspetti negativi, ma io che non ho vissuto che in grandi città dove i rapporti umani sono molto poco stretti, mi sono sentita un po’ invidiosa.
E quasi fosse stato lì a confermare il mio pensiero c’era appeso sula parete della banca il ritratto di una famiglia.
Messe a posto le cose di lavoro abbiamo passeggiato per la città.
C’erano molte salite, ma anche piccole viuzze, davvero una città con una bella atmosfera.
Dopo aver camminato un bel po’ è arrivata ora di pranzo.
Ci hanno portato a mangiare in un ristorante dentro l”Università di Chieti che conta una popolazione universitaria di circa 30.000 studenti.a e si trova a Chieti Scalo, la parte nuova della città,
Quando ho sentito che il ristorante era nella zona universitaria ho pensato che senza dubbio era tipo una mensa o giù di lì, invece era un ristorante molto elegante. Il ristorante si chiamava “Lo Scoiattolo” ed era nato come B and B per gli studenti, ma da una decina ‘anni era diventato un ristorante a tutti gli effetti.
Abbiamo diviso gli antipasti misti e i piatti a base di carne erano molto buoni.
Nell’antipasto c’erano salumi, focaccia, mozzarella, polpette e altro.
Questa è una zona di produzione dell’olio d’oliva e sono rimasta colpita dall’aroma e dal colore denso di quest’olio.
Anche il piatto principale a base di carne era buono.
Ci eravamo detti di voler mangiare poco, ma alla fine, includendo un tiramisù fatto con gli amaretti come dolce, abbiamo fatto un pasto completo.
I nostri amici che sembra vengano spesso sono stati salutati calorosamente dallo staff.
L’atteggiamento dello staff che era del tipo “Assaggiate anche questo…”, era simpatico e mi ha messo di buon umore.