[Maggio 2018]
Il secondo giorno ad Alghero in Sardegna, abbiamo cercato un ristorante che aveva belle recensioni su internet, il Nautilus.
L’ora di pranzo era già passata, abbiamo scelto questo, perché si poteva mangiare a qualsiasi ora del giorno.
Però quando siamo entrati il cameriere ci ha detto che gli sembrava che la cucina era chiusa.
Infatti l’apertura di tutta la giornata iniziava a giugno.
Anche l’apertura del ristorante dell’hotel dove stavamo iniziava a giugno e anche molti tour.
La fine di maggio è ancora visto come bassa stagione.
Un po’ troppo avanti secondo me per essere bassa stagione…
Per fortuna la cucina era aperta e siamo seduti in un tavolo a secondo piano da cui si vedeva il porto.
Questo ristorante era di più alto livello di quello del giorno prima e anche l’impiattamento era di gran classe.
Come antipasto abbiamo diviso un piatto con quattro pietanze diverse.
C’erano anche le conchiglie lumaca, un piatto che si vede poco fuori dal Giappone.
Come piatto principale ho preso , bottarga e spaghetti alle vongole.
Per me gli spaghetti erano un po’ troppo spessi, ma la bottarga , che era del tipo arancione, non era solo mescolata al sugo ma anche tagliata a strisce e sparsa sugli spaghetti ed era molto buona.
Mio marito ha preso una bistecca di tonna coperta di pistacchi, anche questa molto buona.
Come dessert abbiamo preso tutti e due un sorbetto di limone tenendoci leggeri.
Inclusa una bottiglia di vino e un bicchiere di mirto, il tipico digestivo sardo, il cui sapore delle erbe di sentiva molto di più qui che di quelli che normalmente si beve a Milano e in altri posti, il tutto è venuto 95 euro e 50.
Siamo rimasti molto soddisfatti.
Al tavolo vicino c’era una famiglia portoghese che aveva un bambina molto graziosa di due anni che andava sempre da un signore tedesco seduto nel tavolo sotto la veranda, ed era una scena tenera da vedere.
Il padre non sembrava avere nessun interesse, ma l’espressione del volto del tedesco esprimeva quanto lui amasse i bambini.
Anche a mio marito piacciono i bambini, ma a quest’uomo sembrava piacessero di più.
I bambini e i cani sembrano di avere l’intuito di capire a chi piacciono.
Dopo siamo tornati in hotel e abbiamo riposato un po’ poi abbiamo preso il trenino, in realtà un bus turistico a forma di trenino, la cui pubblicità prometteva “di spiegare i 900 anni di storia della città”.
Si è però rivelato una grande delusione.
Il prezzo del biglietto era economico, solo 5 euro, ma le spiegazioni erano troppo semplici tipo “La torre alla nostra destra è di forma ottagonale, cosa non comune”, senza dare ulteriori informazioni della ragione per cui era stata fatta così.
Mi che ci raccontassero, qualche aneddoto locale particolare.
Al ritorno nella piazza vicino a questa Torre di Sulis abbiamo visto dei bambini che si divertivano sono una giostra fatta a mano.
C’era un uomo vestito tipo clown al centro che pedalava facendo girare la giostra di cavalli di cuoio intorno a lui.
Era davvero ben fatta e sono rimasta ammirata.
Ci hanno spiegato nel giro sul trenino riguardo a questa Torre di Sulis che un politico di Cagliari con questo nome si ribellò nel 18mo secolo e venne confinato qui per 20 anni e la torre prese il nome da lui.