Il viaggio di questa volta ha avuto una partenza un po’ improvvisata.
Dato che i negozi dell’aeroporto avevano già dato inizio al Bargain, sono arrivata a Lisbona con aria trionfale portando con me una busta, ma essendo la sera della vigilia di Natale, era tutto chiuso.
Sembrava che la città fosse completamente addormentata.
C’era qualche turista, oppure solo persone che sembravano immigrati.
Inoltre, La maggior parte dei ristoranti erano chiusi e senza possibilità di scelta sono stata costretta ad entrare in un losco ristorante indo-italiano che si chiama “Palazzo-Gandhi”.
Una crudele cena della vigilia di Natale.
L’insalata di pollo ed il vino rosso non erano male, ma era comunque un ristorante indiano.
Mi ricordo ancora l’odore del curry del tavolo vicino che mi ha tolto il respiro quasi a farmi soffocare (la cucina indiana non mi va a genio).
Poi l’hotel.
Ovviamente l’ho cercato su internet, era in una buona posizione e dato che mi ha dato l’impressione di essere elegante, l’ho scelto, ma la camera era piccola lungo un corridoio azzurro, come quello delle piscine comunali.
In secondo luogo, il bagno era rovinato, al punto che i servizi erano pessimi.
Per di più una valigia mi si era rotta.
Quando l’ho trascinata dentro l’aeroporto ho avuto l’impressione che mi si fosse storta e per questo motivo non si chiudeva il lucchetto.
Che sfortuna! Ho provato erroneamente più volte a forzare il lucchetto e ho chiuso la valigia rompendo la cerniera lampo.
Quindi a quel punto non la potevo prendere.
Ad ogni modo, avrei dovuto comprarne una nuova, ma non avevo pensato che, essendo la vigilia di Natale, i negozi erano chiusi.
Perché tutte a me?
Il primo giorno di questo viaggio era stato interessante e un po’ disastroso, visto quello che mi era successo.
La mattina successiva riprendendomi d’animo sono uscita.
Era bel tempo! Durante la mattina faceva un po’ freddo, ma durante il giorno la temperatura è salita e faceva un caldo impensabile per essere dicembre.
Che bella sensazione.
Per fortuna di fianco all’hotel c’era un negozio cinese che vendeva un po’ di tutto ed anche le valigie.
Qualche negozio di questo tipo è indispensabile nelle città rurali.
In UK sono numerosi e negozi che vendono articoli di vario tipo gestiti da Indiani, ma qui sembra che li superino i cinesi.
Sebbene avessi risolto il problema della valigia, restava il fatto che la città era desolata.
Prima di tutto ho deciso di fare una passeggiata seguendo il percorso della mia guida che prevedeva di girare liberamente con l’autobus per la città.
La prima cosa da fare, in base a ciò che era scritto sulla mia guida, era quella di prendere il tram numero 28.
Sono fortunata che in questa città anche a Natale i tram funzionino.
Questo piccolo tram fatto di legno non è di per sé solo carino ma sale e scende velocemente.
Dato che si muove velocemente lungo strade abbastanza strette, è divertente.
Sebbene sulla mia guida pubblicata nel 2009 il prezzo indicato era di 1,30 euro, ora era salito fino a 2,50 euro.
Forse ciò è collegato alla crisi economica che vive questo paese.