La mattina successiva abbiamo fatto colazione in una stanza che penso originariamente fosse una cappella.
Questo hotel è di pregevole fattura ed ha un’ottima posizione, ma penso abbia bisogno ancora di una cosa… Numerosi mobili erano logorati.
Dopo abbiamo fatto una passeggiata per Trani.
In Puglia la mattina è nuvoloso, ma il pomeriggio spesso rasserena.
Ho passeggiato lungo il molo del porto, ho visitato un piccolo acquario che avevano allestito presso di esso e sono andata in un parco dove c’era uno stagno con tartarughe di terra.
Su una ringhiera del molo c’erano molti lucchetti attaccati.
Questa è una cosa che ho visto spesso in Italia ed anche in Spagna.
Inoltre, dal lato opposto del molo c’era la cattedrale.
Sebbene fosse lunedì mattina ho visto numerose persone che si divertivano facendo il bagno al mare.
Anch’io mi sono unita a loro andando in bicicletta come se fossi giovane.
Ma quelli sono disoccupati, fingono di lavorare (timbrando la tessera) o sono semplicemente usciti?…
In tutta l’Italia del sud il tasso di disoccupazione sta salendo e le persone per poter vivere hanno abbandonato la loro terra pensando che sarebbe stato meglio altrove.
Di fronte la cattedrale, i turisti italiani scattavano le fotografie, ma tutti, dal primo all’ultimo, le scattavano anche entrando.
Generalmente ammiro le persone che scattano le fotografie, ma queste… Quando ho fatto una passeggiata per il centro storico ho sentito parlare inglese.
Sentendoli parlare un po’, mi è stato subito chiaro che fossero turisti australiani.
Forse perché il dollaro australiano è forte…? Il signore locale che li accompagnava parlava un brutto inglese, se non addirittura pessimo.
Ho preso un caffè.
La bontà del caffè shakerato che ho preso è davvero da sottolineare.
Dopo siamo andati in una città che si trova nelle vicinanze, Barletta.
Ci sono un tempio, una chiesa e un castello, ma è una città che non visita quasi nessuno.
Sono andata in spiaggia, ma sono rimasta molto delusa nel vedere sullo sfondo un edificio come una fabbrica che rovinava lo splendido mare.
Quindi, ho visto il mare ma non l’ho raggiunto e ho deciso di cercare un’altra spiaggia da qualche altra parte.
Dato che l’hotel dove dovevo pernottare quella sera si trovava a Monopoli, a sud di Bari, sono scesa verso meridione.
Durante la strada mi sono imbattuta in una spiaggia che sembrava bella ma questa volta tirava un forte vento e così ho deciso fosse irragionevole farsi il bagno.
Mi sono solamente goduta il paesaggio.
E così siamo arrivati all’hotel di Monopoli che si chiama Don Ferrante.
Questo hotel posso consigliarlo a tutti.
Anche per il comportamento dello staff.
Si tratta di un antico edificio che si trova subito all’interno delle mura di un castello che circondano il centro storico.
So che originariamente era un deposito per la polvere da sparo che pur essendo come un labirinto è stato ristrutturato.
Inoltre è provvisto di uno spazio dove potersi rilassare e di una piccola piscina sopra il terrazzo.
Stando a ciò che mi hanno detto, l’inaugurazione sembra ci sia stata solo un mese e mezzo fa. Quindi, ora i prezzi sono adeguati, ma con il passare del tempo sicuramente sono destinati a salire.
La stanza non è solo bella e graziosa, ma ci sono anche numerose armi da decorazione.
Se ti imbatti in un hotel come questo viene voglia di allungare il tempo della permanenza ma allo stesso modo per godersi la città si deve uscire.
Di per sé il centro storico di Monopoli è sia sobrio che elegante.
I piccoli vicoli che formano una specie di labirinto sono circondati da palazzi con i muri bianchi.
Sono finita al porto.
Fortunatamente esattamente quando sono arrivata, stavano ritornando i pescherecci e, con la splendida luce del tramonto, sono riuscita a vedere i pescatori che consegnavano le loro prede ai negozianti.
L’appellativo “paese di pescatori” attira i viaggiatori, ma succede spesso che ciò che è scritto sulle guide si riferisce a centri che “erano paesi di pescatori”.
Ma Monopoli è anche oggi un vero paese di pescatori.
Ho visto un signore che se ne è andato via in bicicletta portando con sé un sacchetto pieno di gamberi.
Nei paraggi del porto ho cercato un ristorante e ci sono entrata.
Ovviamente era un ristorante di pesce e, dato che sul menu c’era scritto che avevano le mazzancolle sono rimasta estasiata.
Molto tempo fa, quando per la prima volta i miei genitori sono venuti in Italia hanno memorizzato il nome di questo piatto, ma dopo io stessa non l’ho visto da nessuna parte, tanto che ho pensato che i miei genitori avessero commesso un errore. In parole povere, sono gamberi alla griglia.
Si mettono i gamberi sotto sale e poi si cuociono al vapore.
Il sapore era molto buono.
Allo stesso modo dell’hotel, questo ristorante, che si chiama “il guazzetto”, sembra sia stato aperto un mese e mezzo fa da due giovani chef che hanno rilevato un vecchio ristorante.
Sono stata molto bene e anche questo ristorante vorrei consigliarlo a tutti.
Monopoli è per così dire una città in cui si sta sviluppando il turismo.
Da un lato nascono gradualmente ristoranti e hotel come quelli appena descritti e dall’altro i pescatori da tempi lontani hanno sempre la stessa vita quotidiana.
Ancora non so se le zone turistiche molto movimentate quali Otranto che ho visitato in precedenza e Trani vivono un momento positivo o sono in fase di recessione, ma il visitarle entrambe è stata una cosa davvero bella.